Ragno violino, è psicosi da morso: a Napoli anche 20 chiamate al giorno

Ragno violino: niente psicosi, si tratta di una lesione cutanea che senza infezione può essere gestita a casa. Nessuna corsa al Pronto soccorso

Ragno violino, è psicosi da morso: a Napoli anche 20 chiamate al giorno
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Dopo i recenti fatti di cronaca, che hanno visto il morso del ragno violino finire sotto le luci della ribalta, in tutta Italia c'è una sorta di preoccupazione. Il morso in sé non è letale, ma il decorso va seguito con attenzione. Niente psicosi, insomma, perché si tratta di una lesione cutanea che senza infezione può essere gestita a casa e che solo in alcune situazioni può provocare gravi complicanze. A ribadirlo è il Centro Antiveleni del Sud, quello dell'ospedale Cardarelli di Napoli diretto da Romolo Villani, che fornisce qualche utile consiglio rispetto al morso del cosiddetto ragno violino per il quale arrivano anche 20 chiamate al giorno.

"Il ragno violino al Sud c'è sempre stato, così come in tutta Italia. Con gli ultimi fatti di cronaca chiaramente l'attenzione mediatica è aumentata e con essa anche la pressione sugli ospedali - evidenza il primario Romolo Villani, direttore del Centro Antiveleni - Siamo passati da 100 chiamate all'anno per punture di insetti ad una situazione molto vicina alla psicosi, con picchi di 20 consulenze al giorno. Ma va bene, purché ci si rivolga a specialisti e non si corra subito al Pronto soccorso. Molte volte infatti si tratta di piccole lesioni cutanee che si possono gestire a casa, anche con l'ausilio di foto trasmesse via mail o con il teleconsulto. Noi del Cardarelli, ad esempio, abbiamo attivato questo metodo: facciamo delle video call con i pazienti quando non possono venire in ospedale. Chiaramente, nei casi più importanti li invitiamo a raggiungerci in struttura, in ambulatorio", aggiunge.

Il Cardarelli è stato quest'anno il primo Centro italiano ad aver affrontato il fenomeno in sede scientifica che restituisce la fotografia dei casi registrati all'ospedale partenopeo in un anno, 63 nel 2022, suggerendo strumenti per la diagnosi precoce e per un trattamento efficace. Dice Antonio d'Amore, direttore generale del Cardarelli:"Ciò che si verifica in queste settimane con la psicosi del ragno violino e i tanti accessi impropri nei Pronto soccorso italiani esemplifica quanto sia complessa la sanità e, di conseguenza, la difficoltà dei cittadini nel trovare il servizio più appropriato alle proprie esigenze di salute. Effetto di ciò sono i tantissimi accessi impropri ai Pronto soccorso; per invertire questa tendenza dobbiamo far conoscere meglio i tanti servizi offerti dal nostro servizio sanitario".

Come intervenire

In caso di sospetto di un morso, la prima cosa è la disinfezione con il lavaggio locale con abbondante acqua. "Nelle prime 24-48 ore il morso sembra simile ad una puntura di zanzara, soltanto dopo può formarsi un eritema spesso associato ad una crosticina, di dimensioni anche piuttosto ampie, il che vuol dire che la tossina è in grado di andare più in profondità.

Bisogna monitorare l'infezione e intervenire con le terapie più appropriate", spiega Villani che aggiunge:"Raramente è opportuno ricorrere ad una consulenza chirurgica per una pulizia radicale della ferita o all'ossigenoterapia iperbarica". Quando necessario si somministrano antibiotici e cortisonici, sulla scorta dell’approccio terapeutico affinato in questi anni e in base alle ultime evidenze scientifiche.

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