"Questo prendilo per casa". Le intercettazioni choc della preside "antimafia"

Rubava da scuola i generi alimentari destinati agli alunni ma si appropriava anche di tablet e cellulati: fermata Daniela Lo Verde, Cavaliere della Repubblica

"Questo prendilo per casa". Le intercettazioni choc della preside "antimafia"

Daniela Lo Verde è una dirigente scolastica piuttosto nota a Palermo, dove lavora presso l'istituto Giovanni Falcone nel quartiere Zen della città, uno dei più degradati e difficili del capoluogo siciliano. Proprio per il suo impegno come "preside di frontiera" e contro le organizzazioni mafiose che da queste parti la fanno da padrona, nel 2020 ha ricevuto l’onorificenza come Cavaliere della Repubblica da parte di Sergio Mattarella. Ma in queste ore è salita al centro della ribalta e non per i suoi meriti ma perché è stata arrestata con l'accusa di aver sottratto beni alimentari e non solo acquistati con i fondi europei.

A svolgere le indagini sono stati i carabinieri, che nell'ambito dell'indagine denominata "La Coscienza di Zen-O", iniziata nel 2022 e coordinata dalla procura europea, hanno piazzato telecamere e cimici all'interno del suo ufficio scolastico, smascherando in questo modo gli "interessi illeciti" che pare fossero radicati all'interno dell'istituto comprensivo. Tutto sarebbe iniziato dalla denuncia di una docente, che ha rotto il muro di omertà rivelando i metodi della preside. Nelle immagini raccolte dai carabinieri, infatti, la donna viene ripresa mentre fa vere e proprie razzie dalla mensa scolastica ma non solo, perché pare abbia preso anche tablet e computer destinati agli studenti dell'istituto. Per questo motivo l'accusa per lei, e per il suo vice, è di corruzione e peculato. Per entrambe, il gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari, giustificata all'interno di un quadro probatorio "chiaro, del tutto inequivocabile e imbarazzante".

La preside avrebbe tenuto una condotta spregiudicata, votata al perseguimento di meri interessi personali e non a quelli della comunità scolastica della quale è responsabile. Insieme alla preside e alla vicepreside è stata notificata l'ordinanza di arresto, sempre ai domiciliari, anche a una terza persona estranea al mondo scolastico. Si tratta della dipendente di un negozio di informatica che in cambio delle forniture di dispositivi alla scuola in via diretta e in esclusiva avrebbe offerto in cambio alle due coordinatrici scolastiche dispositivi elettronici come tablet e cellulari.

Le conversazioni che emergono dalle intercettazioni effettuate dalle forze dell'ordine sono inquietanti. "Il riso lo metti lì davanti alla cassettiera e per la cucina questo... Benissimo... Ora sistema sopra il frigorifero... Questa cosa di origano mettila pure per casa", diceva Daniela Lo Verde alla figlia, non sapendo di essere ascoltata dai carabinieri. E ancora: "Quelle mettile in un sacchetto che non si può scendere. Il tonno mettilo qui sotto... Poi lo portiamo a casa a Sferracavallo". Sferracavallo è la località marittima nella quale la preside ha una casa vacanze.

In un'altra intercettazione, la preside e il suo vice commentavano l'ondata di generosità generata dalla rivelazione sui media di un furto avvenuto di pc all'interno della scuola: "Per un cornuto un cornuto e mezzo ci stanno arrivando soldi da tutte le parti". Lo stesso Comune, venuto a sapere del furto, stanziò 3mila euro per la scuola.

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