"Sbirri di m...". Così a Pisa i manifestanti hanno forzato il blocco della polizia | Il video

Agenti schiacciati dai manifestanti che volevano sfondare il cordone e raggiungere l'area vietata. Ma la sinistra accusa la polizia che ora chiede rispetto

"Sbirri di m...". Così a Pisa i manifestanti hanno forzato il blocco della polizia | Il video
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Ci sono gli antefatti dietro i giovanissimi manganellati dalla polizia, che emergono dai video che raccontano punto di vista diverso rispetto a quello che si sta raccontando in queste ore. Dalle immaginisi vedono i manifestanti che cercano lo scontro con la polizia, in quel momento impegnata a fare il suo dovere per impedire l'ingresso in uno spazio interdetto alla manifestazione. “Sbirro di merda”, “infame”, “coglione” sono solo alcuni degli epiteti che gli agenti si sono sentiti urlare contro mentre il corteo cercava di spingere per forzare il blocco di polizia. E quindi, a detta dei benpensanti col pugno alzato, quale sarebbe dovuta essere la reazione della polizia? Aprire un varco? Farsi spintonare finché non lo avrebbero aperto i manifestanti? La polizia ha fatto ciò che è nella sua facoltà: ha disperso i manifestati utilizzando i dispositivi in suo possesso.

Dalle immagini si vede una bandiera di Cambiare rotta, il collettivo comunista che da anni è presente in tutte le manifestazioni che terminano con uno scontro con la polizia. I video che rivelano un'altra verità dietro gli scontri sono stati ignorati dalla sinistra, che ora grida alla repressione. "Basta con la solita strategia dei provocatori finti furbi che mandano al massacro gli studenti in prima linea come agnelli sacrificali utili in questo caso solo per fare notizia", ha dichiarato Luca Pantanella, segretario generale provinciale torinese di FSP Polizia di Stato. Questa, prosegue, è solo "la solita prassi che questi professionisti del disordine utilizzano anche a Torino per far apparire le forze dell'ordine capro espiatorio di tutto. La Polizia è il baluardo democratico contro l'anarchia". Davanti a queste scene, davanti ai soliti urlatori, anziché dare addosso agli agenti che fanno il loro dovere, conclude Pantanella, "istituzioni e cittadini dovrebbero invece indignarsi e colpevolizzare i mandanti che hanno strumentalizzato gli studenti contro gli agenti".

Dello stesso avviso Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato SAP della Polizia di Stato, che ci tiene a ribadire che "forze dell’ordine non hanno colore politico e non devono essere strumentalizzate". Se vengono considerate in modo diverso, se vengono accusate di essere schierate, è il monito di Paoloni, "Ai mette a rischio la sicurezza del Paese e anche quella di manifestare. Aggredire verbalmente le forze dell’ordine significa legittimare i violenti".

Davanti all'ennesima polemica strumentale sollevata per picconare il governo, Paoloni chiede di mettere un punto: "Se si vuole sostenere che nelle manifestazioni di piazza sia possibile fare tutto ciò che si vuole sull’altare della libertà di espressione allora non serve il servizio d’ordine, noi stiamo bene anche a casa".

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