In vista del Capodanno, la questura di Roma ha deciso di intervenire su Forte Portuense per procedere allo sgombero ed evitare, in questo modo, che gli occupanti potessero procedere con il rave party del 31 dicembre. La struttura è occupata da anni dai centri sociali e quando ieri mattina, attorno alle 9, la polizia si è presentata al Forte per lo sgombero, è iniziato un incessante lancio di oggetti, tra cui bottiglie di vetro e sassi, contro gli agenti in tenuta antisommossa. Erano circa 60 gli antagonisti all'esterno del Forte, tra centri sociali ed esponenti degli ambienti studenteschi e universitari, più quelli all'interno.
Gli scontri sono iniziati pressoché immediatamente, quando gli antagonisti hanno bloccato il traffico della zona, sempre particolarmente trafficata, per impedire agli agenti di raggiungere la struttura da liberare. Le forze dell'ordine sono dovute intervenire per liberare il blocco e permettere la normale ripresa del traffico veicolare, trovando l'opposizione degli antagonisti. Quindi, ancora, il gruppo dei ribelli è avanzato compatto contro le forze dell'ordine fino ad arrivarvi a contatto e a quel punto gli agenti li hanno dovuti respingere con scudi e sfollagente, anche per difendersi dalla sassaiola e dal lancio di bottiglie di vetro. Chi oggi parla di azione "degenerata in violenza" con " manganellate, cariche e violenze" segue la narrazione dei centri sociali e dell'estrema sinistra, che omette di raccontare l'antefatto. Sono diversi i feriti a seguito dello sgombero, tra cui un ragazzo e una ragazza tra gli antagonisti e diversi agenti delle forze dell'ordine.
Da giorni gli agenti tenevano sotto controllo il Forte Portuense, proprio per capire cosa si stava organizzando in vista di Capodanno. Il movimento attorno alla struttura occupata era diverso rispetto al solito e, infatti, sono stati individuati diversi personaggi legati al mondo dei rave party, già noti alle forze dell'ordine. Raccolte le informazioni del caso, il questore, dopo essersi coordinato col prefetto, ha deciso di intervenire disponendo lo sgombero. Alla fine gli agenti sono riusciti a liberare il Forte e al suo interno, come previsto, è stato trovato il materiale per l'organizzazione del rave, tra cui diverse casse di grande potenza e altro materiale riconducibile a quel tipo di attività.
Non stupisce che i consiglieri di Sinistra civica ecologista di Roma si siano schierati contro lo sgombero, definendosi "sgomenti" per le "immagini di manganellate e violenze su chi manifestava pacificamente il proprio dissenso, invece di far prevalere l'accompagnamento e la potenza del dialogo istituzionale". Probabilmente, come tanti che in queste ore criticano la polizia, si sono limitati a guardare i video e le foto diffuse dai centri sociali, che per ovvie ragioni mostrano ciò che è utile alla propria narrazione e non ciò che è reale. "Abbiamo bisogno di alimentare spazi di socialità e riteniamo necessario andare avanti nell'aprire e costruire luoghi di aggregazione e confronto", concludono i due consiglieri.
In ogni caso, al termine dell'azione, sono due le persone arrestate, un trevigiano e un romano, saranno giudicati per direttissima questa mattina. La posizione di altre 15 persone è al vaglio delle autorità competenti. "Pagherete tutto", minacciano dall'assemblea Portuense sui social.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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