La frittura di mare, le cravatte di Marinella, le statuine. L'omaggio di Napoli a Silvio Berlusconi

"Sono un napoletano a Milano", diceva il Cavaliere. Dalla storica maison Marinella agli artisti del presepe napoletano, l'omaggio della città partenopea. "Un uomo generoso, ricorderemo sempre il 'nostro' presidente"

La statuina di Silvio Berlusconi realizzata dall'artista del presepe Genny Di Virgilio
La statuina di Silvio Berlusconi realizzata dall'artista del presepe Genny Di Virgilio
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"La verità è che io sono un napoletano nato a Milano, un vulcano di idee come il Vesuvio". Lo aveva detto Silvio Berlusconi affacciandosi dalla terrazza di Marechiaro, in una delle sue ultime uscite pubbliche a Napoli, una città che ha amato in modo viscerale e per la quale si è sempre prodigato nel corso del sua lunga attività politica. Cultore della musica partenopea, apprezzava moltissimo anche i piatti della cucina locale. Lo sa bene Gianluca Capuano, titolare del ristorante "Cicciotto", dove il Cav era solito fermarsi a pranzo con i suoi amici e collaboratori.

Silvio Berlusconi con i titolari del ristorante "Cicciotto"
Silvio Berlusconi con i titolari del ristorante "Cicciotto"

"Il presidente Berlusconi veniva a trovarci spesso e per noi era un davvero un onore immenso poterlo ospitare. - racconta il gestore del locale alla redazione de ilGiornale - Gli piaceva la frittura di mare, per cui ordinava quasi sempre calamaretti e gamberi fritti. E poi gli immancabili spaghetti o sciallatielli con le vongole e il dolce". Un aneddoto? "Ne avrei tanti da raccontare, ma ne ho uno in particolare. Ogni volta che passava dal nostro ristorante chiedeva a mio padre di cantare alcuni classici della canzone partenopea: da 'O sole mio a Malafemmena'". E poi il ricordo: "Era un uomo straordinario, sempre disponibile a fare foto e ad ascoltare gli altri. Personalmente non posso che ricordarlo con grande affetto e stima. Ci mancherà".

Il legame tra Napoli e Berlusconi passa anche attraverso le cravatte di Marinella, prestigioso brand sartoriale partenopeo. "Silvio Berlusconi è stato oltre che un cliente eccezionale, anche un benefattore", racconta Maurizio Marinella, amministratore unico e rappresentante della terza generazione della famiglia Marinella. "Grazie a lui abbiamo vestito i 'colli' più importanti di tutto il mondo. La sua cravatta - una punto a spillo bianca e blu - è diventata iconica, rappresentativa dello stile 'berlusconiano'. Ne abbiamo vendute centinaia e anche di più. Senza volerlo, il presidente è diventato il nostro testimonal nel mondo e non posso che esserne onorato ancora oggi". C'è poi un simpatico aneddoto: "Sette/otto anni fa, mi telefonò e disse: 'Devo darti un dispiacere'. - ricorda col sorriso Maurizio Marinella - 'Che è successo?', gli chiesi. E lui mi spiegò: 'Mi hanno suggerito un modo per invecchiare più lentamente: mettere la t-shirt sotto la giacca'. A quel punto risposi: 'Mi dispiace molte presidente, allora non posso seguire il suo consiglio per invecchiare piano. Ma le voglio bene lo stesso'. Fu una delle ultime volte in cui ci siamo sentiti. Avrò sempre un ottimo ricordo di lui, soprattutto come persona simpatica e generosa".

Da icona di stile a personaggio del presepe napoletano: Silvio Berlusconi è stato, e probabilmente continuerà ad esserlo, fonte d'ispirazione per gli artigiani partenopei. In occassione della sua scomparsa, l'artista Genny Di Virgilio ha realizzato una 'statuina' per omaggiare il Cav. "Questa è una statuina che ho presentato oggi per salutare il nostro amato presidente - racconta Di Virgilio a ilGiornale.it - C'è lui, sorridente, vestito con il classico doppiopetto e la cravatta a pallini".

Poi il ricordo commosso: "Con lui se ne va un colosso, un imprenditore vero, amatissimo e genoroso come pochi. Ha sfamato centinaia di famiglie. Un uomo di cuore, che sapeva affrontare i problemi con forza ed energia. Ci mancherà".

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