C’è una bomba immigrazione pronta a (ri)scoppiare? È questo il timore di intelligence, esperti e osservatori internazionali. Il picco di sbarchi fatto registrare nei giorni immediatamente successivi all’arresto e alla liberazione del criminale di guerra libico Osama Njeem Almasri da alcuni è stato interpretato come una ritorsione delle sue milizie salafite. In realtà gli aumenti degli sbarchi dipenderebbero da altri fattori.
Come aveva anticipato Il Giornale, nella riunione di ieri a Palazzo Chigi a preoccupare i nostri è «il vuoto di potere» nel controllo di alcune zone cruciali della Libia, come il porto di Zuwara e il confine con la Tunisia di Ras Ajdir. Da qui la necessità di dare nuovo slancio al protocollo Albania, nella speranza che l’effetto deterrenza - che ha dato già molti frutti - non venga vanificato dalle decisioni dei giudici sui rimpatri accelerati dei richiedenti asilo a cui è stata bocciata la domanda. Dei 49 sbarcati dalla Cassiopena a Shengjin ne sono rimasti 42, ai cinque tra minori e fragili (arrivati a Brindisi con direzione Potenza) si è aggiunto ieri un altro clandestino, che a ore sarà rimpatriato in Italia perché dai controlli medici è risultato vulnerabile. Le audizioni sulle richieste di asilo si sono svolte ieri a Gjader (a gruppi e non singolarmente), da oggi potrebbero arrivare i primi verdetti. Vedremo se in linea con le precedenti sentenze o se la recente pronuncia della Cassazione sul potere del governo di decidere i «Paesi sicuri» potrà determinare un cambiamento. A decidere saranno i giudici delle sezioni Immigrazione, «regalati» alle Corti d’Appello che hanno ereditato dal decreto Flussi la competenza.
A spaventare - anche se l’allarme sembrerebbe rientrato - è soprattutto il porto di Zwuara, uno degli hub del traffico di esseri umani ad ovest di Tripoli, non più in mano delle forze del ministro dell’Interno Emad Trabelsi. Le brigate governative limitavano le partenze basandosi su altri traffici (petrolio, sigarette), che però non bastano.
Per questo la brigata avrebbe perdendo il controllo (anche con conflitti a fuoco) a vantaggio di altri gruppi armati che stanno riprendendo il business dei migranti, che da quelle parti rimane il migliore introito possibile. Fonti dell'intelligence in serata fanno sapere che, complice il ritorno del maltempo, gli sbarchi si sono interrotti. In più, le milizie governative avrebbero riconquistato le posizioni perdute. Ma quanto durerà?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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