«È necessaria una logica di sistema per rilanciare il turismo nel Lazio»

Non tutti gli operatori sono però d’accordo sulla creazione di un’Agenzia regionale

«Per consolidare e rilanciare il turismo nel Lazio si deve perseguire una logica di sistema. Mi compiaccio che l’assessorato regionale al turismo stia perseguendo questo obiettivo». Lo ha detto Amedeo Ottaviani, commissario straordinario dell’Enit intervenuto ieri alla presentazione del «Buy Lazio 2005» ad Anzio. «La conferma che la Regione Lazio è attenta al programma promozionale - ha continuato - è la nascita di un’Agenzia per il turismo unica che si sta realizzando, mentre Stato e regioni hanno condiviso l’istituzione del Comitato nazionale del turismo, da cui nascerà una cabina di regia per il turismo che un ministero non è stato e non sarà mai».
Secondo Ottaviani «quest’anno si è fatto molto catastrofismo in campo turistico. Addirittura - ha aggiunto - preoccupandosi del sorpasso della Cina sull’Italia quando non c'è alcun dato che lo dimostri. Però se le zone balneari hanno avuto un calo negli afflussi si deve capire che in queste aree non si può più sperare in una rendita di posizione, come in passato». Secondo il commissario dell’Enit «Significa che il turista ha trovato altri paesi con accoglienza migliore, mare migliore, prezzi migliori e allora non si può dare la colpa al comune, alla regione o all’Enit, ma bisogna ripensare le modalità di offerta». Ottaviani ha concluso ricordando che Roma «è il centro propulsivo per tutta l’economia turistica regionale, un grande motore come ha detto l'assessore Ranucci, che si innesta sulla vitalità e l'entusiasmo degli operatori del resto della regione».
Per l’assessore regionale al Turismo Raffaele Ranucci «BuyLazio rappresenta un’opportunità concreta di commercializzare il territorio regionale oltre confine». «Il workshop turistico BuyLazio - afferma Ranucci - è una importante manifestazione per promuovere l’industria turistica laziale ai mercati del nord Europa. Con questo evento - aggiunge - Unioncamere dà la possibilità concreta a 133 aziende del territorio regionale di commercializzare il loro prodotto a buyers selezionati dei Paesi Scandinavi, Baltici, del Regno Unito e Irlandesi».
La Regione Lazio «ha collaborato fattivamente all’organizzazione dell’evento, proprio in considerazione - spiega l’assessore - della sua importanza all’interno della strategia di promozione del territorio. Abbiamo, inoltre, pianificato la partecipazione del Lazio alle più grandi borse turistiche internazionali per tutto il 2005, dal Giappone alla Francia, dall'Inghilterra alla Cina, dalla Spagna all’India». L’impegno assunto dalla Regione, di concerto con il Comune di Roma, le province e Unioncamere Lazio «è quello di presentare a tutti i mercati turistici internazionali un sistema-Lazio, che sostenga strategie integrate tra i sistemi turistici locali e Roma».
Ma l’Agenzia regionale del Turismo, non piace a tutti. C’è chi ritiene infatti che sia una necessità e chi la interpreta come un passo falso da evitare. «Sono contrario» dice con fermezza Stefano Giorgilli, assessore al Turismo di Fiuggi.

Il nuovo organo, che dovrebbe costituire un’offerta integrata del sistema Lazio su tutti i mercati internazionali del turismo, preoccupa molto Giorgilli che spiega: «i problemi di Fiuggi non sono quelli di altri comuni del Lazio e solo gli enti, sia pubblici che privati, che lavorano sul territorio possono averne piena consapevolezza. Un’agenzia regionale, invece, rischia di perdersi dietro a una visione generale e di non considerare le tipicità dei luoghi».

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