Nei bar birra solo con il panino: hooligan «dissetati» dagli abusivi

I baristi sono stati tassativi con i tifosi del Manchester: niente alcolici se non ordinate almeno un panino. E non lo hanno fatto certo per guadagnare di più, né per riguardo verso la salute degli hooligans. A imporre il divieto di vendere alcolici nel giorno della partita è stata un’ordinanza del prefetto. Visti i precedenti, ha pensato bene di prevenire il problema dei gruppi di tifosi ubriachi in giro per Milano.
Niente alcolici a stomaco vuoto dalle sette del mattino nei bar del centro, di San Siro, di via Novara, di via Triboniano, intorno alla stazione Centrale e all’aeroporto di Linate.
Al bar Zucca, nel cuore di piazza Duomo, i gestori hanno appeso l’ordinanza a fianco della cassa, evidenziando i punti salienti del divieto. «Abbiamo spedito tutti fuori - spiega inflessibile la proprietaria -. Niente panino, niente alcol. Le regole sono chiare e noi non ci teniamo certo a essere multati». Sì, ma a pochi metri più avanti, al bar d’angolo tra la piazza e via Mercanti, troviamo i tifosi inglesi già paonazzi all’una, accampati sui tavolini all’aperto. E la scena fa un po’ ridere: di fronte hanno un toast striminzito di cinque centimetri per cinque e due boccali stracolmi di birra. I baristi sono senza parole. La loro parte l’hanno fatta, appendendo un cartello sul bancone con scritto in inglese: «Non serviamo birra senza cibo». E in effetti gli hooligans sembrano rispettare le regole, diligenti. «Sì, certo - dice irritato un cameriere - peccato che fanno i furbi. Non c’è proporzione tra quello che ordinano da mangiare e quello che ordinano da bere. Sono perfino capaci di avanzare mezzo panino nel piatto».
Da bravi appassionati di calcio, gli inglesoni dribblano le regole. In più ci si mettono gli abusivi a peggiorare la situazione. Ed ecco che l’ordinanza rimane solo un foglio appeso. La rigidità dei baristi non serve a evitare i fiumi di alcol. I venditori non autorizzati spuntano come funghi in piazza Duomo nel primo pomeriggio. Armati di borsa frigo, bottiglie e lattine, sono «la salvezza» dei tifosi in trasferta. Vendono quel che possono prima di essere beccati dalla polizia. Poi si dileguano nella folla o vanno a fare rifornimento di altro alcol al supermercato.
L’atmosfera si surriscalda velocemente ai piedi del Duomo. Gli inglesi bianco-rossi, mezzi brilli, si lanciano in canti, cori e balli propiziatori. Dall’altro lato gli ultras nerazzurri, quasi attoniti nel vedere tanta enfasi. Qualche interista si arrampica perfino sui lampioni per immortalare con il telefonino le danze folkloristiche dei rivali.


Le due tifoserie prendono a calci un pallone che rimbalza da un lato all’altro della piazza. Assieme a quello vola anche qualche bottiglie di vetro. La polizia ferma un hooligan con le tasche piene di sassi. Probabilmente li conservava per lanciarli allo stadio.

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