Il presidente russo Dmitri Medvedev incontra i vertici dell'Unione europea sullo sfondo di una crisi dell'euro, in un summit dedicato a temi bilaterali, come l'abrogazione dei visti, e internazionali, come il nucleare iraniano. È la prima volta che Medvedev incontra il presidente dell'Unione, Herman Van Rompuy, entrato in carica nel 2009 con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. I due leader hanno partecipato a una cena informale insieme al presidente della Commissione José Manuel Barroso, a Rostov sul Don, città portuale a mille chilometri circa a sud di Mosca. I colloqui tra le delegazioni proseguiranno domani, prima di una conferenza stampa attesa per il 13,30 locali, le 11,30 in italia. Mosca vuole fare dell'abrogazione a termine dei visti uno dei temi principali di questo 25esimo summit Russia-Ue. L'esistenza dei visti «ha un effetto distruttivo in tutti i campi di cooperazione tra Russia e Ue» si legge in un comunicato del Cremlino. La proposta di abolire i visti è stata avanzata per la prima volta nel 2002 dall'allora presidente russo Vladimir Putin.
Dopo anni di negoziati la Russia e l'Unione nel 2006 hanno siglato un accordo per semplificare l'ottenimento dei visti per i russi. Mosca continua a puntare all'abolizione di questo regime, ma si scontra con le reticenze della Ue. Una «seria attenzione» sarà riservata alle questione energetiche, dice il Cremlino. Gli europei dovrebbero insistere sulla sicurezza degli approvvigionamenti di gas russo, che transita per l'Ucraina, e invitare Mosca a moltiplicare gli sforzi per l'adesione al Wto. L'Ue e la Russia sostengono due progetti di gasdotto concorrenti, Nabucco e South Stream, mirati a garantire le forniture all'Europa evitando il passaggio per la politicamente e finanziariamente turbolenta Ucraina. All'ordine del giorno anche il Medio Oriente, di grande attualità con la crisi scoppiata in nottata su Israele e Gaza, l'Afghanistan e la lotta al cambiamento climatico. I colloqui verteranno anche sulla crisi finanziaria della zona euro, secondo il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko.
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