Neurostimolazione per cefalee

Dopo decenni di immobilismo avanza velocemente la medicina nella lotta al dolore. Ora è veramente una grande sfida. Nei giorni scorsi a Milano, per la prima volta in Europa, è stato impiantato un dispositivo di neuro stimolazione ad un paziente dell’Istituto neurologico Besta. Questo sistema (Genesis), messo a punto dai ricercatori americani di Saint Jude medical, agisce sulla stimolazione nervosa periferica (Pns) dei nervi occipitali e consente di gestire il dolore e le disabilità associati all’emicrania cronica intrattabile. Lievi impulsi elettrici sono erogati ad uno o più elettrocateteri sotto la cute della nuca.Il neurostimolatore è un dispositivo simile ad un pacemaker, che produce gli impulsi di stimolazione.
«L’intervento chirurgico è andato bene ed abbiamo utilizzato una nuova tecnica per il posizionamento del catetere nell’area occipitale per minimizzare il rischio di sposizionamento del catetere stesso», afferma Angelo Franzini, responsabile della neurochirurgia III del Besta. Il neurochirurgo ha eseguito la procedura in una donna di 40 anni sofferente di mal di testa per più di 15 giorni al mese. Questo tipo di emicrania è definito come una cefalea avente durata minima di 4 ore al giorno per 15 o più giorni al mese, causa disabilità importante e non risponde a 4 o più classi di farmaci assunti preventivamente da almeno 2 anni.
A Milano l’Istituto neurologico nasce nel 1918 con Carlo Besta, medico valtellinese, discepolo del Nobel Camillo Golgi Venne nominato direttore dell'Istituto Pro Feriti Cerebrali di Guerra. Oggi il Besta è un Centro di eccellenza europeo nell’area delle neuroscienze.
L'emicrania è un disturbo neurologico caratterizzato da una serie di sintomi specifici che possono durare per ore o giorni. I sintomi tipici sono la nausea e il vomito, la sensibilità alla luce, al rumore e ai movimenti.In genere, le persone che soffrono di emicrania cronica riscontrano una progressione del disturbo fino a che i sintomi diventano quasi quotidiani. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il 10% della popolazione adulta di tutto il mondo soffre di emicrania, e tra l'1,7 e il 4% degli adulti soffre di mal di testa per 15 o più giorni al mese. L’emicrania è considerata tra le 20 condizioni più disabilitanti al mondo.
«La neurostimolazione - precisa il professor Gennaro Bussono, responsabile del Centro Cefalee all’Istituto neurologico Besta - può rappresentare una possibile soluzione per i pazienti che non rispondono alle terapie farmacologiche».
Le terapie di neurostimolazione possono venir interrotte durante il trattamento spegnendo o rimuovendo lo stimolatore.
Sempre al Besta di Milano è stato messo a punto per la prima volta in Europa un Registro nazionale dei pazienti depressi curati con VNS (la stimolazione del nervo vago) metodica impiegata quando ormai i farmaci non riescono più a far nulla. L’iniziativa ha preso il via dopo che alcuni neurochirurghi diretti dal professor Giovanni Broggi hanno trattato al Besta con questa tecnica i primi casi italiani di depressione farmacoresistente, restituendoli ad una vita normale, dopo che si era persa per loro ogni speranza di guarigione.
La VNS, dall'inglese vagal o vagus nerve stimulation, è in sostanza un micro-pacemaker impiantato vicino alla clavicola connesso con un elettrodo che circonda il nervo vago sinistro. Il pacemaker invia benefici microimpulsi elettrici a specifiche aree del cervello sfruttando il nervo vago che transita nel collo come una sorta di cavo di collegamento cerebrale già predisposto dalla natura.

Gli impulsi vanno a due aree legate al controllo dell'umore e particolarmente ricche proprio di quelle cellule nervose (noradrenergiche e serotoninergiche) su cui vanno ad agire i farmaci antidepressivi. La FDA ha già approvato l’impiego di questa terapia nella depressione cronica resistente .

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