La neve non basta: lo smog cala ma resiste

I Verdi: «Le auto si dovevano fermare anche dopo i fiocchi»

La neve non basta: lo smog cala ma resiste

Marcello Chirico

È nevicato per un giorno e mezzo, ininterrottamente, eppure tutta quella neve è servita solo a mandare in crisi traffico e servizi cittadini. Perché l’effetto bonificatore dell’aria tanto sperato ha iniziato a verificarsi soltanto a partire dalla mattinata di ieri, quando ai fiocchi bianchi si è sostituita la pioggia, le polveri sottili hanno iniziato gradualmente ad abbassarsi sotto i livelli di guardia (e quindi al di sotto dei 50 microgrammi al metro cubo).
Proprio quello che non erano riusciti a fare venerdì i 40 e passa centimetri di neve caduti su Milano e provincia, come documentato dai dati Arpa: al Verziere (praticamente, Milano centro) si registravano ancora a mezzanotte 56 microgrammi di Pm10, 55 in via Juvara (Città Studi), per non parlare poi della prima cintura (Limito di Pioltello) dove addirittura i livelli sforavano i 100 microgrammi. Solo dalle parti di Arese (29) la situazione iniziava a essere accettabile. Poi, da ieri, l’inversione di tendenza: «La media delle centraline di rilevamento dell’Arpa non ha più superato i limiti, si è scesi fino a 40», conferma il governatore Roberto Formigoni.
Dati che avvalorano la scelta preventiva di annullare il blocco del traffico programmato per oggi. Perché, come ha ribadito il governatore, «dopo la nevicata di questi giorni, non abbiamo ritenuto di dovere ulteriormente mettere in difficoltà i cittadini con i blocchi», aggiungendo che «le precipitazioni hanno favorito un ricambio dell’aria e le polveri sono al di sotto delle soglie critiche».
Dati che potrebbero ulteriormente migliorare col passare delle ore e il persistere di una situazione meteorologica instabile. «Intorno a mezzogiorno di ieri, sabato, il Pm10 è sceso, seppur di poco, sotto la soglia - conferma l’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Zambetti -, adesso speriamo di restarci. Oggi non ci sarà nessun blocco perché non intendiamo vessare ulteriormente i cittadini lombardi dopo una nevicata così eccezionale, però il prossimo blocco è stato già programmato per il 26 febbraio e si farà, e se sarà necessario interverremo con altri aggiuntivi nello stesso mese. Non escludo neppure che faremo uno o due blocchi pure a marzo».
Sulla stessa linea pure il governatore. «Noi non giochiamo coi blocchi del traffico, né per ideologia né per capriccio - ha tenuto a precisare Formigoni-. Monitoriamo invece costantemente la situazione ambientale e se a febbraio sarà necessario un ulteriore blocco domenicale, oltre a quello del 26, saremo i primi a proporlo».
Ma tra le file dell’opposizione c’è chi contesta questa decisione.

A cominciare dal capogruppo dei Verdi in Regione, Carlo Monguzzi, il quale sostiene di «conoscere così bene lo smog così come conosco pregi e difetti della mia squadra del cuore, la Juventus: per abbattere queste dannate polveri sottili non è sufficiente una nevicata o un po’ di pioggerellina, ma soltanto vento forte e acquazzoni pesanti. Era normale, quindi, che i valori restassero alti, il blocco andava fatto comunque. Perché qui non si vessano i cittadini ma si cerca di fare qualcosa di utile per la propria salute».

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