Niccolò Fabi: «Doppia festa con tanti amici»

Il cantautore romano festeggia i dieci anni dall’uscita del primo disco e lo fa nel locale a pochi passi dal primo studio di registrazione

I dischi volanti stanno atterrando a Roma. No, non è un pallido tentativo di imitazione di Orson Welles e del suo scherzo agli americani. «Dischi volanti» è il nome del tour di Niccolò Fabi, che sarà protagonista di due serate al Piper, storico locale di via Tagliamento. Domani e giovedì il cantautore romano porterà in scena la sua storia musicale, recentemente racchiusa in un doppio cd antologico. Una storia nata proprio a due passi dal Piper, in una sala prove di via Clitunno.
Suona nel locale più celebre di Roma, il locale del suo quartiere, a due passi dalla sua prima sala prove, portando in tour il meglio della sua produzione musicale. È l’ideale chiusura di un cerchio, prima di aprire una nuova fase?
«In effetti ne ha tutte le caratteristiche. Ho iniziato tra il 1980 e l’83, quindi vivo di musica da circa 25 anni e credo sia una bella conquista. Sono contento di suonare al Piper, locale nato come luogo di sperimentazione sonora che poi per tanti anni si è trasformato in discoteca. Roma ha tante discoteche e pochi luoghi adatti a suonare, quindi il rilancio del Piper è benvenuto. È un posto ricco di suggestioni legate ai tanti musicisti che ha ospitato».
Ha esordito con singoli che privilegiavano il lato ironico, scegliendo poi, con il passare degli anni, una maggiore introspezione. Perché questa evoluzione?
«I primi singoli furono scelti dalla casa discografica e portarono alla luce un mio aspetto che ha sempre fatto parte di questi 25 anni di musica. Ora ho quasi 40 anni e il mio modo di scrivere si è evoluto. Mi piace ordinare e snodare pensieri che nascono piuttosto annodati, scrivendo in sottrazione. Non voglio dimostrare padronanza della sintassi, scrivo per rasserenare uno stato d’animo concitato».
I concerti saranno aperti da Pino Marino, Roberto Angelini e Andrea Pesce. Stiamo assistendo alla nascita di una nuova scena romana, a dieci anni da quella che l’ha vista protagonista al Locale di vicolo del Fico?
«Li ho voluti con me perché sto festeggiando dieci anni di carriera discografica e una festa senza amici non ha senso. E il luogo è fondamentale: i talenti ci sono, ma se non hanno lo spazio fisico per esprimersi difficilmente vengono alla luce. Il Locale, e più recentemente il Lian di via degli Enotri, rivestono grande importanza. Inoltre sono club senza obbligo di cover, una vera conquista».
Lei è cresciuto con i Police e ha inserito una cover di «So lonely» nell’album «Novo Mesto». È felice per la reunion che li vedrà presto in tour?
«Vivo questo evento con emotività alternata.

Ho il terrore che si rovini una parabola artistica fatta di 5 dischi perfetti. D’altro canto, quando ho visto la loro esibizione ai Grammy Awards, mi sono reso conto che insieme sono ancora inimitabili».
Piper Club, via Tagliamento 9. Info: 06.97611491.

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