«Niente crisi, solo miei errori negli acquisti»

«Niente crisi, solo miei errori negli acquisti»

Cinque sconfitte in sette partite. Otto gol incassati nelle ultime due. Europa League appesa a un filo. Presidente, il Genoa è in crisi? «Assolutamente no. Lo sarebbe se squadra, società e allenatore fossero allo sbando, ma non è il caso nostro. A Lille abbiamo giocato un primo tempo discreto, poi abbiamo preso gol e la partita è cambiata. Bravi loro. Dobbiamo accettare il verdetto del campo».
Enrico Preziosi ieri pomeriggio è arrivato a Pegli pochi minuti dopo le due. Insieme al figlio Fabrizio è sceso un quarto d'ora negli spogliatoi «per ribadire ai ragazzi che abbiamo piena fiducia in loro e ricordare che due sconfitte, anche se brucianti, non possono compromettere il lavoro fatto finora». Ciò che conta per il patron è la voglia di rialzare subito la testa: «Anche se dovessimo perdere a Cagliari, non cambierebbe nulla. L'importante è manifestare la volontà di riscatto, continuando a credere in quello che facciamo. Bisogna stringere i denti fino al 22 novembre».
Nel momento più buio della stagione, Preziosi veste i panni dello psicologo e accetta di fare un po' di autocritica: «Se qualche errore è stato commesso anche da parte mia, vedremo di rimediare nel momento opportuno. Chi lavora, sbaglia». Un modo per dire che il Genoa a gennaio tornerà sul mercato. «Quando si è trattato di rinforzare la squadra non mi sono mai tirato indietro. Più avanti vedremo che cosa ci serve. In ogni caso interverremo solo per elementi di qualità». Il mea culpa del presidente sembra toccare soprattutto l'Europa League: «Durante la mia gestione non era mai capitato che ci qualificassimo alle coppe europee. Forse ciò mi ha colto di sorpresa. Vedendo queste partite ho capito quanto conti la fisicità delle squadre. Col senno di poi, avremmo dovuto muoverci diversamente». Preziosi ammette che l'ingresso in Europa gli è servito «più come esperienza che come traguardo». Il pari inaspettato del Valencia con lo Slavia Praga lascia, però, aperto uno spiraglio al passaggio del turno: «Onoreremo la competizione fino in fondo, ma se non vinco l'Europa league non divento certo matto».
C'è ancora tempo per tornare sull'argomento stadio. E qui Preziosi s'incupisce un po': «Vorrei precisare che io non ho fatto alcuna apertura al nuovo impianto come ho letto da qualche parte. Ribadisco la mia volontà di restare a Marassi. Il progetto di cui si parla mi sembra molto virtuale». La settimana prossima il patron dovrebbe incontrare il sindaco Vincenzi: «Dopo che mi avrà fornito tutti i dettagli, le darò una risposta, anche se ho già maturato un mio pensiero».

Capitolo infortuni: Biava e Crespo sono tornati ad allenarsi, mentre è meno grave del previsto il risentimento muscolare di Criscito. Che salterà Cagliari, ma nel giro di pochi giorni dovrebbe rientrare in gruppo. Oggi per lui accertamenti.

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