(...) Che poi ha cercato di trovare un aspetto positivo in una giornata comunque negativa per la città della Lanterna: «Usciamo da un sogno, ma recuperiamo un bel clima con le due società di calcio».
Sincero Garrone: «Forse abbiamo volato troppo alto, meglio restare coi piedi per terra. Il cronoprogramma imposto dalla Federazione era strettissimo. Non era francamente pensabile percorrere questa strada».
Il patron blucerchiato ha invitato però a guardare oltre. Se gli europei sembrano ormai sfumati, per Garrone non bisogna perdere l'opportunità di dotare Genova di un nuovo impianto sportivo grazie alla normativa sugli stadi, in corso di approvazione alla Camera. «È vitale per la nostra città che si realizzi un nuovo stadio, soprattutto se si utilizzeranno i vantaggi della nuova legge». In caso contrario, il presidente della Samp è pronto a farsi da parte: «Se non sarà possibile tutto questo, cominciamo a fare il countdown della fine per le nostre società. Ma io non aspetterò quel giorno».
Sul tavolo restano quindi tre progetti: Sestri, Colisa e lo studio di fattibilità presentato dalla Fondazione Genoa. Garrone ha detto di voler valutare con calma «la fattibilità del progetto Colisa, di quello dell'aeroporto e dello studio della Fondazione Genoa, anche se su questo ho già espresso le mie perplessità». A proposito di Sestri, Garrone ha annunciato la possibilità di un ricorso contro il parere negativo dell'Enac, «perché le motivazioni sono un po' tirate».
E Preziosi? Marta Vincenzi rivela che il patron rossoblù ha manifestato l'intenzione di valutare tutti i progetti e di dare poi una risposta definitiva.
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