Niente sufficienza per le scuole

Bonetti (As): «Ogni anno affrontiamo i soliti problemi»

(...) superiore in grado di servire Formello, Cesano e Santa Maria di Galeria come chiesto dai residenti, ma un’elementare. Tre anni fa, invece, la Provincia di Roma, che gestisce l’edilizia scolastica, ha venduto un grosso immobile, il «Consorzio agrario La Storta», alla Volkswagen invece di destinarlo, come sarebbe stato logico, alla creazione di un nuovo istituto.
Senza nemmeno una scuola media, invece, l’Eur. E genitori costretti a iscrivere i propri figli al «Leonardo da Vinci» al Torrino. «Così hanno accettato troppi alunni - spiega Agostino Colapicchioni presidente del comitato di quartiere Torrino Nord - e sono stati costretti a trasferire sei classi, 180 bambini in tutto, in via delle Costellazioni con disagi enormi. Per scegliere chi finirà nella succursale è stato fatto un sorteggio. Risultato: anche alcune famiglie che abitano vicinissimo alla sede principale, in via della Grande Muraglia, saranno costrette a spostarsi per raggiungere la sede distaccata in via delle Costellazioni. Senza contare che a tutt’oggi (ieri, ndr) la scuola non ha potuto prendere ancora possesso delle aule per attrezzarle. E le lezioni cominceranno lunedì 12». Anche al Torrino, comunque, sono poche le medie. «L’ufficio del “Condono edilizio” in via di Decima per esempio - prosegue Colapicchioni - sorge al posto di una scuola media. È stato “imprestato” al Comune nel 1993 e non ce l’hanno più restituito». Stessa situazione per gli asili nido e scuola materne. «In via dell’Oceano Indiano invece - conclude Colapicchioni - una “scuola dell’infanzia” costruita dal consorzio è diventata il laboratorio del vicino liceo artistico. E dire che in un quartiere giovane come il nostro una scuola materna servirebbe davvero». Palestre inesistenti o a funzionamento ridotto in tantissimi istituti. Se al tecnico-industriale «Hertz», zona Anagnina, si allaga regolarmente a ogni pioggia al liceo classico «Russell» è talmente piccola da risultare insufficiente per tutti i 1.500 allievi della scuola costretti a saltare spesso l’ora di educazione fisica. Al linguistico «Montessori» (quartiere Africano), invece, la palestra non c’è proprio e i ragazzi devono prendere un pullman per fare le due ore di ginnastica al «Tennis club Parioli». Situazione ancora peggiore all’«Archimede», liceo scientifico del Nuovo Salario. La caldaia rotta, lo scorso anno, non solo impediva l’accensione dei termosifoni ma rendeva anche pericolanti i cornicioni a causa delle vibrazioni. «E la scuola fu costretta a chiudere l’ingresso principale a causa dei cornicioni che si staccavano - spiega Matteo Bonetti, viceresponsabile romano di “Azione Studentesca” -. I problemi ogni anno sono gli stessi e la Provincia ci ascolta solo quando facciamo grosse manifestazioni. Per esempio lo scorso anno siamo riusciti a far rimuovere dallo scientifico “Gullace” delle lastre di amianto che si trovavano nel cortile».
Ma nonostante la carenza di strutture la Provincia permette che alcune siano occupate da anni.

È il caso dell’asilo in via Pollio 84, zona Casal Bertone, accanto all’Auchan, dove i «residenti» hanno attrezzato l’ex scuola addirittura con citofoni, cassette delle lettere e tendine di pizzo alle finestre. O della materna di via Basaldella ad Acilia.

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