Del Noce esulta: gara premiata da ottimi ascolti

Il direttore di RaiUno: picco massimo dello share all'annuncio dei primi tre eliminati

Del Noce esulta: gara premiata da ottimi ascolti

Sanremo - I volti si aprono ai sorrisi e le polemiche magicamente si placano. È così: tutti quei numerini che fanno venire il mal di testa, possono determinare la felicità momentanea di dirigenti, autori e presentatori che mettono in piedi un appuntamento gigantesco come il Festival. Ieri è stata una di quelle giornate: la prima serata è stata vista da una gran quantità di pubblico, risultati che non si vedevano da qualche anno. E viste le promesse - «o si fa ascolto oppure si decreta la crisi del Festival e si pensa ad altro», aveva messo le mani avanti il direttore di Raiuno Del Noce - c’era da perdere il sonno. L’anno scorso, con la conduzione di Baudo, Sanremo toccò i minimi storici quanto ad ascolti.

Martedì è risalito ai livelli dei primi anni Duemila e, considerando gli ultimi cinque, è secondo in graduatoria solo all’edizione condotta dallo stesso Bonolis nel 2005 (come si vede nel grafico). Insomma, l’altra sera, hanno seguito una trasmissione durata fino all’una e venti di notte dieci milioni di persone che, se si considera la prima parte dello show, salgono a 14. E, così, come in una magia, si sono volatilizzate anche le furenti discussioni sull’opportunità di concedere a Benigni le sue immagini del repertorio Rai. L’attore ha ottenuto il picco degli ascolti, con una media di 15 milioni 361mila spettatori per il suo monologo tutto giocato sull’ironia contro Berlusconi, Iva Zanicchi e Povia. Ma la sua presenza ha reso alta l’aspettativa riverberandola su tutta la serata.

Gioco forza il direttore generale Cappon ha commentato: «Dopo tutte le polemiche parlano i numeri». Ma non solo l’ingrediente Benigni ha convinto gli spettatori. «Vincente - ha commentato Del Noce - è stata anche la decisione di far tornare la gara, tanto che il picco massimo di share, il 60 per cento, si è avuto durante l’annuncio dei primi tre eliminati». Soddisfatto pure Bonolis che senza falsa modestia ha detto che «è prevalsa la musica, non la mia conduzione che ho cercato di tenere ai minimi termini». Anche se la parte di spettacolo è prevalsa nettamente sulla qualità della musica.

Comunque, bisogna ricordare che l’altro ieri il Festival ha avuto solo la concorrenza di Striscia che si è allungata per dieci minuti, non essendo i Ris un avversario temibile. Stasera invece ci sarà Scherzi a parte e domani i Cesaroni. Certo, chi ben comincia...

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