Non barattate l'Italia per la Lega

Azzerate partiti, apparati, leader e mezzi leader ma per favore, per sopravvivere politicamente, non taglia­te a pezzi l’Italia

Capisco il panico, ma non fate scioc­chezze. Azzerate partiti, apparati, leader e mezzi leader ma per favore, per sopravvivere politicamente, non taglia­te a pezzi l’Italia.

Lo dico temendo che l’accordo tra Pdl (o fu-Pdl) e Lega passi dal cedere la Lom­bardia alla Padania. Sarebbe un’ipotesi sciagurata: se davvero vincesse questa li­nea con Maroni o derivati for president, noi avremmo al Nord la filiera secessioni­sta: Piemonte, Lombardia e Veneto in mano alla Lega, e se volete, metteteci pu­re il Friuli. Forzando la storia e la geografia, il mo­dello scozzese.

Fermare chi vuol spaccare l’Italia, già spappolata per suo conto, mi sembra un’emergenza prioritaria su tutte le emergenze presenti. Sarebbe un osceno baratto: per sopravvivere loro, si svende l’Italia, la sua unità e la sua identità, alla Lega. Un’ipotesi del genere porterebbe davvero quanti la pensano come me a passare da una posizione critica, come è quella odierna, a una posizione di defini­tiva chiusura: a quel punto piuttosto che la secessione meglio Grillo, meglio i bar­bari, o perfino i tecnici o la sinistra... Ci siamo capiti?

Mi consolano solo due cose che in con­dizioni normali dovrebbero sconforta­re: uno,che l’alleanza cretino-maronita, ove il cretino sarebbe quel che resta del pidiellino, rischierebbe di perdere; due, che la Lega è stata

coprotagonista della malapolitica e del malcostume in Lom­bardia e non ha i titoli per incarnare la svolta.
Dei vostri quattro assessori o consiglie­ri in più in cambio dell'Italia, pulitevi quel che coinciderebbe con la faccia.

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