Non possiamo punire le squadre per punire i tifosi

Caro direttore, oggi il cretino è specializzato, direbbe Ennio Flaiano. Perché dobbiamo vedere tumulti, saccheggi e idioti scatenati far da contorno a tutte le partite di calcio, sia nazionali che internazionali? Perché tanta gente approfitta di questi avvenimenti per divertirsi creando caos e facendo danni in casa altrui? Perché queste ininterrotte, ignobili manifestazioni di violenza a opera di cretini specializzati? È una storia che si ripete e che avvilisce lo sport. C'è un solo modo per fare cessare queste vergognose manifestazioni e non capisco perché l'Ente che regola il calcio non l'abbia messo già in atto. Russi e inglesi litigano? Le squadre dei due paesi vengano immediatamente messe fuori dai giochi. Romani e napoletani s'azzuffano in occasione della partita? Le squadre della Roma e del Napoli vengano escluse immediatamente dal campionato. Con un paio di decisioni di questo tipo sarà facile far cambiare idea a molti bulli. Per moralizzare ci vuole un atto coraggioso. A mali estremi, estremi rimedi. Basterebbe fare quello che da sempre si fa con il doping degli atleti. Fuori dall'attività sportiva.

Giorgio Gasperini

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Caro Giorgio, lo spettacolo è indecente, ma non sono d'accordo a fare pagare alle squadre, nazionali o club, la demenziale violenza di piccoli gruppi di delinquenti. Perché punire milioni di tifosi perbene che verrebbero privati della loro passione, perché falsare campionati, frustrare giocatori, provocare enormi danni economici diretti e indiretti? La responsabilità penale è sempre personale, altrimenti addio a uno dei punti cardini del diritto. Se proprio si vuole fare una eccezione a questa regola puniamo le famiglie che non hanno saputo o voluto crescere figli civili.

Il problema del teppismo non sono gli stadi o le piazze, non è il calcio o la politica, ma le case dove questi ragazzi sono cresciuti senza regole, principi, educazione e punizioni. Hai il figlio teppista? Paga più tasse, almeno contribuisci a ripagare i danni.

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