«Non siamo tutti bamboccioni», 9 baby scienziati lombardi incontrano i Nobel

Grazie all'aiuto della Fondazione Cariplo, dal 27 giugno al 2 luglio nove giovani ricercatori che studiano in diverse università del territorio parteciperanno al prestigioso Meeting of Nobel Laureates sul lago di Costanza. E si metteranno a confronto con i grandi Nobel del passato

Giovani studenti di talento da una parte a confronto coi i grandi premi Nobel del passato. Dal 27 giugno al 2 luglio sul lago di Costanza, al confine tra Germania, Svizzera e Austria, prende il via la sessantesima edizione del «Meeting of Nobel Laureates», luogo di incontro tra due generazioni. Grazie alla Fondazione Cariplo anche nove giovani ricercatori lombardi potranno stare a tu per tu con i Nobel.
Il «Lindau Nobel Laureates Meeting» è un'iniziativa che, dal 1951 ad oggi, attrae sulle rive del lago di Costanza diverse generazioni di ricercatori per favorire il dialogo scientifico, la diffusione di conoscenza e la condivisione sui problemi chiave del pianeta. Da un lato, infatti, si hanno i migliori scienziati della storia (i Premi Nobel), dall'altro i più promettenti giovani ricercatori che sono candidati a raccoglierne l'eredità. Alle conferenze partecipano inoltre l'intera comunità scientifica ed accademica e gli operatori del mondo della comunicazione.
I nove giovani talenti «in casa» sono stati segnalati dalle Università lombarde e delle province di Verbania e Novara e hanno superato le minuziose selezioni internazionali basate sul meccanismo di peer-review. Lo scorso anno sui 558 partecipanti, solo undici erano italiani.
Sono pronti a partire e a stare gomito a gomito con i premi Nobel Camilla Tincati, milanese di 30 anni, medico specializzando in malattie infettive che ha al suo attivo ricerche volte a studiare i meccanismi alla base dell'iperattivazione immunitaria in corso di infezione da Hiv. Con lei , Carlo Antonini, 26 anni di Carate Brianza (MB), neopapà con una laurea specialistica in Ingegneria Aeronautica. Silvia Buroni è di Pavia, studia « Identificazione di bersagli per nuovi farmaci contro la tubercolosi». Giulia Barbieri dell'hinterland milanese, 27 anni, svolge attività di ricerca grazie a una borsa di studio per comprendere i meccanismi responsabili dello sviluppo di resistenza alla morte cellulare da parte delle cellule tumorali. E altri ancora.


Alla Fondazione Cariplo che promuove la partecipazione dei giovani italiani alla prestigiosa manifestazione verrà riconosciuto il ruolo di International Academic Partner dell'evento, che dura una settimana e prevede sessioni in cui i Premi Nobel interagiscono direttamente con i giovani scienziati affrontando diverse tematiche di ricerca.

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