Da tempo indico i fenomeni d’avanguardia come fenomeni di determinazione di una nuova sensibilità, che intervengono in modo inevitabile e ripetitivo, con una frequenza che si può misurare nei primi 10-15 anni di un secolo. Esattamente come l’epoca in cui siamo in questo momento. Partiamo dall’inizio della modernità, almeno rispetto alle arti figurative che è il Trecento, e vediamo che la cappella degli Scrovegni è stata concepita da Giotto fra il 1303 e il 1305. In apertura del Quattrocento abbiamo la Cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi, ma anche le manifestazioni più interessanti della pittura si muovono in quel tempo, e Masaccio muore nel 1426, quindi la sua esperienza si muove tutto sommato in quel tempo. Ma poi nel Cinquecento le date sono ancora più rassicuranti, perché le imprese di Raffaello, le Stanze Vaticane, e di Michelangelo, la Cappella Sistina, cadono tra il 1507 e il 1508.Nel 1510 muore Giorgione. Icapolavorivenetidiiniziosecolo, come La tempesta , sono appunto testimonianze di una visione nuova.
Per quanto riguarda il Seicento, l’autore che si guarda come il più grande rivoluzionario della pittura, Caravaggio, muore nel 1610, il che vuol dire che i suoi capolavori cadonotrail1599eil1610. Il Settecento ha autori che hanno una capacità di dare una dimensione di un tempo nuovo, in apertura di secolo, tra Watteau e lo stesso Tiepolo,e comunque entroglianni’ 20-25; nell’Ottocento addirittura ha in apertura di secolo Turner, Constable, Friedrich, cheinventano uno spazio nuovo, un’immensitàdellanaturaouninfinitocheècome quello scritto da Leopardi, che è del1819.
Non parliamo del Novecento, perché tutte le
grandi avanguardie di cui si parla sono il Cubismo, del 1906-07, Les demoiselles d’Avignon
data 1909, il Futurismo 1910; nel 1914 il Dadaismo. Nel 1924, punto
più estremo, il Surrealismo. Quindi diciamo che nel primo quarto di
un secolo si gioca una partita che è quella che dà il senso del nuovo.
Siamo nel 2011,e l’immagine più forte di apertura di secolo - peraltro
fortemente rappresentativa perché mostrata attraverso il video- è il
crollo delle due torri a New York, cioè l’inizio della fine di una
civiltà, della civiltà d’Occidente,che era stata
peraltronel1925annunciataeprofetizzatapropriodaisurrealisti, iqualiimmaginavanoladistruzionedegliStati Uniti, l’affermazione dell’Oriente, i grattacieli che crollavano. Una vera premonizione dell’11 settembre.
Equindil’avanguardiaoggiècatastrofe, ovvero è babele, ovvero è
perdita di senso, ovvero è cancellazione... Ovvero è fine di
civiltà. In questa interpretazione avanguardia è catastrofe,
distruzione di tutto, fine di un’epoca,diunaciviltà.Ed’altraparte,
se dovessimo identificarla in termini simbolici, l’Apocalisse cade
nel nuovo millennio.
Ci sono le profezie della fine del mondo nel 2012, ma in realtà entrando in un nuovo millennio si ha un mutamento,e anche l’idea che si sia arrivati alla conclusione di qualcosa e a un inizio di altro ancora più forte che all’inizio di un secolo,perché siamo all’inizio di unmillennio. Ora, segnalioltrelacaduta delle due torri ne abbiamo, rispetto alle esperienze figurative; a quelle io mi limito, nella mia valutazione, quasi a certificare una consonanzaconisecoliprecedenti. EaMilano ci sono I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, che non a caso sono settetorri, chevengonocostruitenello spazio industriale dove sono state collocate, dopoil2001,comeatentare una ricostruzione, sia pure una ricostruzione frammentaria e improbabile. E quindi si distrugge e si costruisce altro. L’altro che cos’é?L’altro è la prevalenza di altri mondi rispetto all’Occidente. Forse i mondi che oggi si affacciano sull’economia mondiale come protagonisti sono il mondo cinese e il mondo indiano. ù
Giàquestoèun’eversione.Sel’Occidente, o gli Stati Uniti, hanno avuto un primato fino a qualche anno fa, il fatto che ci avviamo a un predominio economico dell’India e della Cina, e fra qualche tempo forse anche dell’Africa, è comunque un ribaltamento epocale. Significa quello per cui è stata ideata la strage di New York, e cioè l’improvvisa riduzione dei valori simbolici delle religioni, o della nostra religione, e dei valori condivisi. [...] Il nostro tempo si connota come untempodidistruzioniincuil’avanguardia è il ribaltamento dell’Occidente, la fine del primato dell’Occidente e l’affermazione di altre religioni, dialtreculture,chehannol’integrità dei loro valori. Sul piano religioso quella musulmana e sul piano economico quella cinese e indiana. E quindi questo è il nuovo millennio.
L’avanguardiahadatounsegnale. Almeno,seèunaripresatvpuòvalere come rappresentazione. Il crollo delle due torri, come spettacolo così come Karlheinz Stockhausen lo definì la più grande opera d’arte che si potesse mai concepire- ha segnalato questo inizio, questo passaggio. E quindi lì si è data un’espressione di avanguardiainsensorealeemetaforico. Avanguardia storica e avanguardia della storia, avanguardia metaforica e avanguardia di un processo storico. Come diceva Kurt Krakauer, noi dobbiamo aspettarci tempi in cui il primato dell’Occidente si logori sempre di più e si affermi un mondo diverso da quello in cui abbiamo vissuto, e che la pace, che è l’aspirazione di tutti, sia minacciata da una guerra che non è soltanto la guerra del fanatismo e del terrorismo, ma è la guerra di un processo di mutazione sociale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.