L’importante è crederci. Credere nella ripresa, a dispetto dei catastrofismi e di una congiuntura che certo non invita a investire nel superfluo e tantomeno nella bellezza. E così, dopo la notte bianca della moda che non ha invero registrato successi commerciali ma è servita a tirar su il morale, anche l’arte (mercato secondario ma non troppo) ci riprova e mette in campo le sue truppe all’apertura stagionale delle gallerie. La manifestazione si chiama «Start», sigla che sta per «inizio» ma anche per «arte» nell’accezione anglosassone che porta buono, anche se oltremanica la crisi del collezionismo si è fatta sentire eccome. Quest’anno però, il vernissage contemporaneo di 37 gallerie milanesi che prende il via domani e dura fino a tutto il weekend, sembra nascere sotto una buona stella, visto che a far compagnia ai mercanti nostrani grossi e piccoli c’è nientemeno che la succursale milanese di Lisson Gallery, il colosso londinese di sir Nicholas Logsdail. Che non fa parte della lista ma che guardacaso inaugura gli spazi proprio domani, parallelamente al prolungamento fino a mezzanotte della mostra pubblica di Anish Kapoor che è uno dei pezzi da novanta della scuderia del mercante britannico. Niente sfarzo come per gli eventi di moda e design, ma il programma fitto ben si presta a un weekend diverso tra opening in galleria fino alle 22 di sera o riprese di mostre inaugurate prima dell’estate. La Fabbrica del Vapore, che ospita la megainstallazione di Kapoor già vittima di intoppi meccanici, ospiterà per l’occasione un concerto live (Guttenberg & Virgi) a partire dalle 22.30 e a seguire dj set fino alle due di notte. Più scientifica la partecipazione della Fondazione Stelline che dalle 15.30 in poi sarà teatro di un convegno intitolato «Fare impresa nell’arte contemporanea» e che vedrà la partecipazione di esperti italiani e internazionali. Sabato, invece, la succursale del Museo Pecci di Prato (Ripa di Porta Ticinese 113) inaugurerà la mostra «Play/Start», una rassegna di video d’artista che presenta una selezione di opere storiche e di giovani talenti. Ma saranno soprattutto le gallerie private a farla da padrone. Lia Rumma, ad esempio, ripropone negli spazi di via Stilicone le «VB sculptures» di Vanessa Beecroft, mostra che in primavera ha ospitato una delle celebri performance dell’artista genovese, una decina di modelle nude, statue-corpo in scena tra basi di marmo, blocchi di pietra grezza e sculture inedite raffiguranti corpi femminili per formare un unico, suggestivo, gruppo scultoreo. In galleria, ai piani superiori, sono esposte le opere in marmo, frammenti e busti dai colori vividi: sodalite blu, Macaubas azzurro, Lapislazzuli blu, Rosa Portogallo, Nero del Belgio, Statuario bianco, Onice verde e Rosso Francia. Lo Studio d’arte Cannaviello (via Stoppani 15) riparte invece con una personale del tedesco Rainer Fetting, uno degli esponenti del movimento berlinese «Neue Widen» (Nuovi Selvaggi) sviluppatosi presso la galleria autogestita «Am Moritzplatz». La mostra, che rappresenta la quinta personale dell’artista nella galleria che ha di recente festeggiato i 40 anni di attività, propone 16 opere su tela, di piccolo e medio formato, per questo inusuali e atipiche nella produzione dell'artista, appartenenti ad un nuovo ciclo di opere realizzate appositamente per la galleria. Tra le altre mostre (programma completo su www.startmilano.
com) segnaliamo la personale di Andrea Mastrovito alla galleria 1000eventi (via Porro Lambertenghi 3), la personale di Francesca Grilli alla galleria Riccardo Crespi (via Mellerio 1), l’installazione di Stefano Arienti allo Studio Guenzani (via Eustachi 10) e la collettiva giapponese da Zonca & Zonca (via Ciovasso 4).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.