Questa donna non è reale: ecco come scoprire perché

Su social e tv circolano sempre più foto create con l'intelligenza artificale generativa. Dal caso di papa Francesco vestito con un piumino, fino alla bimba-fake alluvionata negli Usa. Ecco i trucchi per riconoscere una foto creata in digitale

Questa donna non è reale: ecco come scoprire perché
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L'intelligenza artificiale è ovunque e spesso la usiamo senza saperlo. Una delle più "visibili" è quella generativa, quella cioè che permette di realizzare dei contenuti con un semplice comando. I tool si moltiplicano sulla scia del successo di ChatGpt e permettono di creare testi, articoli ma anche piani editoriali e simulazioni di figure professionali con la rapidità di un click sulla tastiera. Ed esempio: "ChatGpt mi crei un testo di 200 parole che racconti la poetica di Leoparti?". Ma l'ai generativa si sta affinando e in breve tempo ha iniziato a realizzare immagini "credibili" precise e allo stesso tempo inquietanti.

La foto di questo articolo, per fare un esempio, è stata creata attraverso Grok il tool di ai legato a Twitter e voluto da Musk. Con un prompt (così si chiamano le istruzioni da dare alle ai) molto semplice abbiamo chiesto: "Genera un'immagine con un volto di donna iperrealistica. Deve essere giovane coi capelli castani e occhi scuri con lineamenti caucasici e carnagione chiara. L'inquadratura deve arrivare alle spalle". In pochi secondi il risultato è abbastanza soddisfacente. Se avessimo chiesto qualche dettaglio in più sarebbe stata più precisa e definita, ma già così un occhio distratto che la vede scrollando rapidamente sui social non "registrerebbe" che si tratta di un falso.

Come fare, dunque, per capire se davanti abbiamo qualcosa di artefatto e creato da un'ai? Diciamo subito che i ritratti sono i più difficili da riconoscere. Ad esempio potrebbero essere foto manipolate con qualche filtro speciale, ripulite dalle imperfezioni. Ma in generale un buon punto da cui partire è quello dell'estrema perfezione. Tutte le ai principali tendono a produrre immagini "perfette". Anche la nostra sembra una modella senza alcun tipo imperfezione, un neo, una piccola vena in un occhio o anche solo i capelli fuori posto o sproporzionati rispetto alla testa. Ecco quindi che il primo consiglio è di diffidare dalla perfezione, cioè se la foto sembra perfetta forse potrebbe essere generata artificialmente. Se il ritratto è esteso ad altri soggetti osservare bene come interagiscono tra loro. Al momento l'ai non riesce, ad esempio a realizzare in modo corretto le mani e spesso finisce con creare immagini in cui i corpi si fondono senza soluzione di continuità.

Altro elemento da considerare è il contesto in cui l'immagine viene generata. Anche se il prompt fosse preciso, ad esempio, "genera una foto di piazza duomo a Milano", ci sarebbero degli errori, degli elementi che non tornano. Allo stato attuale l'ai non riesce a riproporre esattamente un ambiente, anche se famoso. Le mancano, cioè, dei dataset di informazioni che completino le sue conoscenze per generare l'immagine. Quindi se vediamo una bambina in una zona alluvionata osservare lo sfondo ci può aiutare a capire quanto reale sia l'immagine.

Uno strumento gratuito e utilissimo per avere un check in tempo reale di un'immagine è quello legato a Google Lens, uno tool di Google con cui è possibile fare ricerche inverse sulle immagini e che restituiscono, ad esempio, tutte le pagine web e social in cui quell'immagine è stata pubblicata, ma non solo. Dà anche la possibilità di sapere qual è la prima pagina in cui la foto è apparsa. Così, ad esempio, se l'immagine parla di un dato fatto, magari avvenuto in tempo reale, è possibile scoprire che invece la foto era stata usata per un altro avvenimento qualche anno fa.

immagine ai uragano usa
L'immagine di una bambina salvata dall'uragano Helene generata con l'ai

Possiamo anche usare l'ai contro se stessa. ChatGpt ha una funzione che permette di accompagnare al prompt un'immagine. Idealmente potremmo chiedere di generarne una simile o con lo stesso stile, ma anche di provare a capire se l'immagine che abbiamo è stata generata da un'ai. Se facciamo il test con la contestata immagine della bimba e dell’urgano Helene ChatGpt ci fa sapere che probabilmente è di un'ai perché le espressioni della bimba sono troppo marcare soprattutto sulla fronte e che occhi e naso sono troppo perfetti. Poi ci dice che la pelliccia del cagnolino è troppo perfetta e anche troppo luminosa in alcuni punti.

Scrive ancora l'ai: "Nel complesso, sembra che l'immagine potrebbe essere generata da IA, principalmente a causa della drammaticità e della resa visiva dell'espressione facciale, che potrebbe essere troppo marcata e perfettamente elaborata rispetto a una fotografia autentica".

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