Lo chiamano semplicemente InfoPoint, ma dietro c'è tanto di più. C'è una storia, quella del Policlinico, iniziata quasi 600 anni fa nel 1456 con la posa della prima pietra grazie al Duca Francesco Sforza e c'è il futuro, ormai prossimo, con il taglio del nastro del Nuovo ospedale previsto a ottobre del prossimo anno. Ieri è stata inaugurata questa «finestra permanente» per viaggiare avanti e indietro nel tempo e osservare come procedono i 23mila metri quadrati del cantiere del Nuovo Policlinico: racconta la storia, i retroscena, mostrando in tempo reale l'avanzamento dei lavori e celebrando il ruolo dei tanti benefattori che ne hanno permesso la realizzazione.
Ieri l'inaugurazione, perché proprio ieri è stata celebrata la Festa del Perdono, che si tiene ogni due anni dal 1459, quest'anno «l'occasione - come ha sottolineato Marco Giachetti, presidente del Policlinico - per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo grande progetto e gli hanno dato fiducia». Per sei secoli l'Ospedale Maggiore ha raccolto, infatti, la riconoscenza di migliaia di milanesi (e non solo) e l'ha restituita alla città. Oggi la Festa del Perdono celebra in particolare sei nuove figure: cinque benefattori, che hanno destinato all'Ospedale un'importante donazione o un lascito, e un presidente che si è speso per il Policlinico. Per ciascuno di loro, come da tradizione, è stato realizzato un dipinto entrato a far parte della prestigiosa Quadreria ospedaliera che dal 1500 a oggi conta ormai mille ritratti, a partire San Carlo Borromeo. Si tratta di Giuseppe Caprotti, co-fondatore di Esselunga, dell'esperta di moda Sandra Bignami, Maria Serafini, i coniugi Maria Luisa Scarini e Luigi Conca, Francesca Rava, alla cui memoria è dedicata una Fondazione che ha sostenuto tantissimi bambini e Carlo Tognoli, per dieci anni sindaco di Milano e già presidente del Policlinico dal 2005 al 2009.
«Le grandi imprese non si fanno mai da soli ha spiegato Giachetti - dietro ogni traguardo conquistato c'è sempre una squadra di persone che lavora in sinergia per raggiungere uno scopo comune. E il Policlinico può contare su tante squadre. Una di queste è composta da migliaia di persone: sono i benefattori, che da sempre sostengono l'Ospedale con lasciti e donazioni permettendogli di crescere non solo in valore e capacità, ma anche fisicamente. Il Nuovo Ospedale infatti viene costruito in gran parte con risorse interne, derivate dalla vendita e valorizzazione degli immobili lasciati dai cittadini nei secoli e dalle donazioni che giungono ancora oggi». Che vanno ad aggiungersi al contributo di 33 milioni da parte di Regione, 36 dal ministero e 200 dell'ospedale.
Ieri c'erano tutti per la Festa del Perdono, il sindaco Giuseppe Sala, l'assessore al Welfare della Regione, Guido Bertolaso, Elio Franzini, rettore dell'Università degli Studi e monsignor Mario Delpini, arcivescovo e parroco all'Ospedale Maggiore.
Ma in questi giorni sarà l'occasione anche per tutti i milanesi di entrare nel Policlinico per ammirare i ritratti dei benefattori al Museo «I Tesori della Ca' Granda», con le visite guidate oggi (ore 14, 15 e 16) e domani (ore 11, 12, 14, 15 e 16 prenotazione obbligatoria a eventi@policlinico.mi.it) oppure al mercatino speciale (oggi tutto il giorno fino alle 19).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.