La Statale avrà la sua scuola di giornalismo. Si tratta di un master biennale aperto a 30 studenti in possesso di una laurea triennale con voto dal 99 in su. I corsi inizieranno a settembre nella sede di Sesto San Giovanni, nellex area Marelli. «Alterneremo lezioni teoriche alla pratica - spiega Marino Regini, coordinatore del master e prorettore -. Perché unaltra scuola di giornalismo? Vogliamo preparare giornalisti di grande qualità. Il mercato è saturo, sento dire, ma se la formazione è ottima, il lavoro si trova».
Due le novità: lattenzione ai temi scientifici e allinglese («molte lezioni saranno in lingua»). Sono previsti seminari con noti giornalisti, da Mentana a De Bortoli. Fin qui la parte teorica. Toccherà poi a Venanzio Postiglione, capo redattore centrale al Corriere della Sera, dirigere le attività pratiche: «Ogni mattina, i ragazzi andranno in giro a raccogliere notizie a Sesto e a Milano, e si eserciteranno sulle testate del master: un quotidiano via internet (la Sestina) e un trimestrale». Sono previste esercitazioni di radio e tv. «Il lavoro dopo il master? Il mercato della carta stampata pare fermo, ma le cose vanno meglio nellon line - aggiunge Postiglione -. La concorrenza tra scuole farà bene a tutti».
Con quella della Statale, diventano tre a Milano e dintorni. Il master di Sesto costa 6mila euro lanno come la scuola della Cattolica, lIfg De Martino è stato finora più economico (400 euro per il biennio). «Stiamo trattando per dare 5-6 borse di studio che coprano l80% delle spese» spiega Regini.
Il master (www.giornalismo.unimi.it) prevede in tutto 7 mesi di stage e dà il praticantato. «Ci aspettiamo studenti da tutta Italia - conclude Ada Gigli, vice coordinatrice -. Entreranno i più bravi e motivati».
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