Washington - Tensione alta fra Russia e Stati Uniti. Niente a che vedere con la Guerra fredda, ma in vista del G8 il clima tra i due paesi è tutt'altro che sereno. Il presidente americano Barack Obama a pochi giorni dal suo viaggio a Mosca si è lasciato andare una battuta poco "diplomatica", sostenendo che Vladimir Putin "ha ancora un piede nel vecchio modo" di condurre i rapporti tra Washington e Mosca. Obama ha aggiunto che Putin deve capire che lo stile Guerra Fredda è ormai superato e che gli Stati Uniti non stanno cercando un rapporto di antagonismo ma desiderano invece essere partner della Russia su un’ampia gamma di questioni, da quella energetica alla lotta al terrorismo. L’inquilino della Casa Bianca ha aggiunto che il presidente russo Dmitri Medvedev, col quale si è incontrato in aprile a Londra, comprende invece bene che l’approccio stile Guerra Fredda è ormai superato. Gli ingredienti c'erano tutti per far scattare la polemica. E la risposta di Putin è arrivata a stretto giro di posta. Una replica abbastanza stizzita nei toni.
Secca replica di Putin "Stiamo con i piedi ben saldi a terra e lo sguardo volto al futuro". Il premier russo è intervenuto facendo notare che se gli Usa vogliono davvero fare progressi nelle relazioni con la Russia, allora devono offrire non buone intenzioni, ma fatti concreti. Come la revoca del progetto di scudo antimissile in Europa centro-orientale e la revisione della politica di allargamento verso Est della Nato. "Questo sarebbe un vero grande passo avanti". Puntualizzate un paio di questioni, il capo del governo russo poi concede: "La Russia è aperta ad una efficace interazione con gli Usa e nutre grandi speranze nella visita di Obama".
Ricco il programma del primo summit tra il presidente russo Medvedev e quello degli Stati Uniti Obama, in programma a Mosca dal 6 all’8 luglio:
Disarmo Sarà la vetrina del ritrovato dialogo Usa-Russia. Come annunciato dal Cremlino, i due presidenti firmeranno un documento quadro per rinnovare entro fine anno o all’inizio del 2010 il trattato Start-1 sulla riduzione degli armamenti strategici, firmato nel 1991 e in scadenza il prossimo 5 dicembre.
Scudo antimissile E' il principale scoglio del negoziato sul disarmo, che Mosca lega indissolubilmente ad un accordo sul progetto Usa di difesa antimissilistica nell’Europa dell’est. La Russia spera in una rinuncia o in un progetto comune ma Washintgon non ha ancora deciso, nonostante la frenata e i toni concilianti di Obama. Il presidente Usa ha fatto intravedere uno scambio legato al dossier iraniano.
Iran E' uno dei punti di maggior attrito. Obama confida in un ruolo più incisivo di Mosca, e compatto con l’Occidente, per frenare le ambizioni nucleari di Teheran, che però resta un partner chiave della Russia sul piano commerciale ed energetico. Mosca, che sta ultimando la prima centrale nucleare iraniana a Bushehr, è contraria a sanzioni e dubita che Teheran stia sviluppando un programma atomico militare.
Corea nord Obama spera che Mosca faccia fronte comune con l’Occidente, superando la stessa prudenza che ha verso l’Iran.
Afghanistan Insieme al documento sul disarmo, è il secondo successo assicurato. Il Cremlino ha preannunciato oggi un accordo per il transito di materiale militare Usa verso l’Afghanistan attraverso la Russia, che ha un interesse comune a rafforzare la stabilità della regione evitando il diffondersi del radicalismo islamico ai suoi confini. La cooperazione si è già tradotta nel disco verde di Mosca alla prosecuzione dell’uso della base Usa in Kirghizistan, dopo la decisione delle autorità locali di chiuderla. Di fatto l’Afghanistan include anche gran parte del capitolo della lotta al terrorismo e alla droga.
Georgia Resta un punto di divisione, dopo la guerra Mosca-Tbilisi dello scorso agosto e il riconoscimento russo delle regioni separatiste dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud, in una mossa vista come un ritorno alla politica sovietica della «sfera di influenza». Ma le parti hanno interesse ad un basso profilo per puntare sulle aree di cooperazione.
Nato E' un’altra spina nei rapporti bilaterali, ma Obama ha frenato sui tempi dell’ingresso di Ucraina e Georgia, dimostrandosi più cauto del suo predecessore.
Energia Obama intende affrontare la questione della diversificazione delle rotte di approvvigionamento, in un momento in cui Mosca sta accaparrandosi anche il gas turkmeno e azero e ipotecando il monopolio dei gasdotti europei, facendo terra bruciata intorno al Nabucco.
Crisi economica I due presidenti ne discuteranno sullo sfondo dell’imminente G8 italiano e del successivo G20.
Wto Mosca attende da 16 anni di entrarci, ma ha accusato Usa e Ue di richieste irragionevoli ed ora ha chiesto un ingresso comune con
Bielorussia e Kazakhstan, con cui ha stabilito un’unione doganale: una mossa che ha sorpreso l’Occidente e che riflette non solo la frustrazione russa per il ritardi dell’iter, ma forse anche un interesse non più prioritario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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