Non c'è crisi nel giorno di Ognissanti. Per gli italiani la ricorrenza del 2 novembre resta un appuntamento da ricordare, e spenderanno circa 400 milioni di euro nell'acquisto di fiori. Secondo la Cia, Confederazione italiana agricoltori, il 40% degli italiani non mancherà l'appuntamento al cimitero per rendere omaggio ai defunti. La maggioranza (52%) acquisterà l'omaggio dal fioraio di fiducia, un terzo si rivolgerà ai fiorai del camposanto. I prezzi variano da 1,5 a 7 euro per quelli più grandi, e possono arrivare ai 15 euro se sono in vaso. La produzione del crisantemo è una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che occorre "programmare" la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. In Italia il crisantemo è coltivato in Liguria, Campania, Lazio, Toscana, Puglia e Sicilia. Il crisantemo o fiore d'oro (dal greco chrysos (oro) e anthemon (fiore) viene coltivato in Cina da cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga.
Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone è il fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d'animo e della pace.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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