Le Olimpiadi? «Se saremo uniti saranno nostre»

«Noi sappiamo che quando Roma è unita e determinata non ce n’è per nessuno, quindi queste Olimpiadi saranno nostre se saremo uniti». Parola di Gianni Alemanno, ieri in visita alla kermesse «Roma capitale dello sport», che fino a oggi in piazza del Popolo racconterà ai romani lo sforzo per ottenere i Giochi del 2020. Il sindaco di Roma e Renata Polverini, neopresidente della Regione, hanno visitato i vari stand, approfittando dell’occasione di praticare alcune discipline olimpiche. I due si sono sfidati prima al tiro a segno con una pistola laser, poi hanno incrociato le racchette in una sfida a ping pong, arbitrata dal presidente della Uir, Aurelia Regina, promotore della manifestazione che alla fine della breve gara ha sancito una democratica «parità».
C’era ottimismo ieri in piazza del Popolo, complice forse l’atmosfera festosa: «Con questo spirito di unità istituzionale e di tutti i soggetti interessati, si inizia bene. Tutti sosteniamo Roma e lo sport, che è la sintesi di quello che vogliamo rappresentare: solidarietà; crescita e sviluppo», ha detto Polverini, che si è anche augurata di «vedere una città, una regione e un Paese unito su questa scelta, sarebbe un segnale importante per i territori, per i cittadini, per gli sportivi, per le imprese e per i lavoratori». Di una cosa è convinto Cesare Pambianchi, presidente di Confcommercio Roma: «La nostra città, rispetto ad altre capitali, ha una forza diversa: la sua internazionalità, la sua romanità con tutto ciò che esprime accanto alla sua storia, alla sua cultura e naturalmente ad una grande organizzazione. Roma è la città che tutti noi pensiamo possa essere adatta alle Olimpiadi 2020». «Con questo evento vogliamo dimostrare che la città è compatta accanto al suo sistema economico e industriale. Tutto questo darà forza ad una sfida che si preannuncia difficile e competitiva», ha detto il presidente dell’Unione Industriali di Roma, Aurelio Regina.
Unica macchia, l’assenza del presidente della Provincia Nicola Zingaretti: «Aveva detto che sarebbe venuto, non credo ci siano dissensi di alcun genere, semplicemente un impedimento. Tutto a posto», ha detto conciliante Alemanno.

Tesi confermata poche ore dopo dallo stesso interessato, che ha spiegato la sua assenza con «impegni istituzionali precedentemente assunti» e ha garantito: «La Provincia di Roma è stata dal primo momento in prima fila affinché questo sogno olimpico possa diventare realtà».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica