MadridUnonda anomala alta otto metri si è abbattuta sulla prua della nave da crociera Louis Majesty mentre navigava a un centinaio di chilometri oltre il porto di Barcellona e si stava dirigendo a Genova. Ha spazzato via tutto, spaccato i vetri del salotto dove si trovavano molti passeggeri, inondato i corridoi. E uccidendo due persone: un italiano Giuseppe Neri, 52 anni, genovese, che lavorava per la filiale genovese di una grande azienda informatica, in viaggio di piacere assieme alla moglie e al figlio, e un tedesco. Sedici i feriti, un paio di loro sono gravi.
Limbarcazione ha chiesto permesso per entrare al porto a Barcellona per poter curare i feriti e portare a terra le due persone decedute. Fonti di Salvamento Marítimo hanno detto al Giornale che la nave da crociera, battente bandiera cipriota e appartenente allarmatore Louise Cruise Line dallottobre del 2009, era salpata dal porto spagnolo di Cartagena, nel sud della Spagna ed era diretta a Barcellona con a bordo 1350 passeggeri e 580 membri dellequipaggio. Quando limbarcazione si è trovata vicino al porto catalano però le autorità le hanno comunicato che sarebbe stato necessario aspettare per entrare in porto. Il mare burrascoso di ieri aveva infatti rallentato le entrate delle navi e, per poter a sua volta attraccare, la Louis Majesty avrebbe dovuto attendere pazientemente il suo turno fuori dal porto in mezzo alle onde. Il capitano, un greco, ha allora deciso di saltare la tappa di Barcellona e dirigersi direttamente verso Genova, dove sarebbe dovuta arrivare questa mattina verso le 12.30. Dopo circa 130 chilometri, quando si trovava allaltezza di capo di Begur, in Costa Brava, la nave si sarebbe imbattuta nellonda anomala. Altre onde hanno continuato a colpire la prua e la nave si è trasformata in un inferno. «Ho sentito la gente che urlava e poi ho visto lacqua uscire da un salone del quinto piano a prua, dove stavano dando gli annunci per lo sbarco di domani a Genova ad un gruppo di sloveni. Nel momento in cui sono entrato per vedere cosa succedeva, una finestra si è letteralmente spezzata e lacqua ha travolto tutti», ha raccontato Ervino Curtis, 63 anni di Trieste, uno dei passeggeri. «Allinizio è stato il caos - ha proseguito - lacqua ha iniziato a scendere dai ponti, le cabine erano invase, la gente per paura si è messa anche i giubbetti salvagente. Vicino a me cera una donna che non riusciva a trovare il marito. Era la moglie di Giuseppe Neri, luomo che è morto. Per unora e mezza lei e il figlio non hanno saputo nulla». Probabilmente, ha spiegato Curtis, luomo era andato nel salone in attesa del turno di annunci per gli italiani che ci sarebbe stato dieci minuti dopo: «Una fatalità che non ci trovassimo anche noi lì dentro».
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