Onna, Benigni in gita tra le macerie: solito show 

Il copione è sempre uguale, la passerella è L'Aquila terremotata. Il comico pungola il governo: "Controlleremo che le promesse vengano mantenute: se le cose non accadono, urlate". Poi incalza: "Verdone, Berlusconi e Benigni: i tre più grandi comici italiani all’Aquila"

Onna, Benigni in gita tra le macerie: solito show 

L'Aquila - Il copione è sempre lo stesso. La passerella è quella d'eccezione dell'Aquila terremotata e sventrata da una natura che non ha avuto pietà. Puntuale s'è presentato Roberto Benigni deridendo la presidenza del Consiglio e il lavoro fatto sinora. C'era d'aspettarselo, già, ma davanti a gente che soffre e aspetta - paziente - che venga metàsettembre per poter avere una casa nuova sembra davvero un po' troppo. "Ieri è venuto Berlusconi, ma non mi hanno avvertito. Venivo anch’io, c’era un altro terremoto, si verificavano delle scosse veramente - ha attaccato il comico toscano - avremmo fatto Verdone, Berlusconi e Benigni: i tre più grandi comici italiani all’Aquila".

La "gita" tra le rovine I terremotati li hanno visti un po' tutti. Comici, cantanti, attori. Anche George Clooney a braccetto con Walter Veltroni. Oggi è toccato a Benigni che fino all'ultimo aveva nicchiato sulla propria presenza in Abruzzo. Alla fine ha fatto il tour completo. Ha fatto visita al campo tre di Paganica, ha toccato con mano le rovine di Onna, ha pranzato insieme agli sfollati. E nella tendopoli ha detto: "Dovrei pagare io voi per la soddisfazione di essere qui". Quindi il monito: "Controlleremo che le promesse vengano mantenute: se le cose non accadono, urlate e chiedete, non vi zittate mai".

Tra le macerie di Onna Accompagnato dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e dal capo di Gabinetto del ministero dei Beni Culturali, Salvo Nastasi, Benigni ha visitato i resti di quella che fu Onna (oggi martoriata dal sisma), ma anche i cantieri delle nuove costruzioni e i primi prefabbricati già allestiti. Ad accoglierlo, con la moglie, Giustino Parisse, il vice caporedattore del Centro che nel terremoto ha perso due figli e il padre. Con Parisse, Benigni ha fatto una breve sosta davanti all'albero della memorià, il possente acero sotto il quale sono stati depositati i corpi delle quaranta vittime di Onna.

La morale della favola Visibilmente provato, l’attore è poi arrivato nella tendopoli, dove ha trovato la forza di scherzare. Le stoccate del comico vanno sempre a senso unico: "Sono qui, con Nastasi e Bertolaso, che ci proteggono dalle calamità. Ci devono proteggere anche dallo straripamento di Berlusconi. Bertolaso, proteggici! Berlusconi sta straripando, è in piena". Poi più serio, rivolto ai terremotati, ha detto: "I comici devono far ridere, i politici devono fare i fatti. A loro i fatti e a noi le parole, ma talvolta una parola aiuta più di mille cose vere". E ancora: "Dante insegna che per andare in paradiso è necessario passare dall’inferno. Voi avete vissuto l’inferno.

Grazie per la gioia che mi avete dato e per la possibilità di passare attraverso questa morsa di dolore. La scoperta più grande della vita è capire che il dolore può essere trasformato in gioia: dobbiamo riuscire a portare il dolore sulle spalle con gioia".

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