Ora in sole due settimane il Comune rinnova le carte d'identità

Innovazione digitale: fino a 6 mesi fa erano necessari 60 giorni

Ora in sole due settimane il Comune rinnova le carte d'identità
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Sei mesi fa per avere un appuntamento per rifare la carta di identità bisognava aspettare due mesi. Oggi l'attesa è solo di due settimane. Una buona notizia quella del Comune per iniziare l'anno nuovo che, grazie all'innovazione digitale e alla revisione dei processi, ha ridotto nel 2024 i tempi di attesa e aumentato il numero di prestazioni eseguite dal personale. L'anagrafe centrale di via Larga e le dodici sedi decentrate, fra gennaio e dicembre di quest'anno (il dato è riferito al 15/12/2024), hanno erogato 216.794 carte di identità (tra elettroniche e cartacee), ovvero il 5,5% in più rispetto al 2023, riducendo i tempi di attesa medi di presa dell'appuntamento che oggi sono di 15 giorni, contro i 60 giorni di sei mesi fa. L'appuntamento viene fissato in base alle singole esigenze (data, orario, luogo) e non si è più costretti ad accettare il primo slot disponibile, che comunque il Comune mette a disposizione, almeno in una sede, entro tre giorni. Un traguardo reso possibile grazie ad una serie di azioni di ottimizzazione: possibilità di prenotazione dell'appuntamento a partire da 180 giorni prima della scadenza; possibilità di prenotare solo per se stessi e i figli minori (prima il sistema consentiva di effettuare una prenotazione per tre presone generiche); efficientamento del cambio di residenza con procedura online su Anpr, liberando slot da dedicare all'erogazione delle carte di identità; allineamento delle vecchie carte di identità che scadevano a cinque anni portate a dieci anni di validità. Un incremento dei servizi si registra anche per i certificati emessi: si è passati dai 210mila del 2023 ai 260mila di quest'anno. Una crescita ancora più costante è quella degli atti di cittadinanza: erano 3.744 nel 2019, sono stati 9.462 nel 2023 e se ne contano oggi - dato aggiornato al 15 dicembre - 9.798.

Inoltre 1,4 milioni di cittadini sono ormai utenti del Fascicolo del Cittadino, di cui il 46% residenti. Questo ha una ricaduta sull'utilizzo della piattaforma nazionale Anpr per i cambi di residenza e indirizzo, effettuati digitalmente nell'80% dei casi: solo il 20% si reca allo sportello.

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