Letteralmente “alberi in vaso”, i bonsai sono tra le piante più amate soprattutto per l’elevato valore ornamentale e per la capacità di abbellire qualsiasi ambiente, tanto da essere considerati veri e propri oggetti d’arte naturali.
Coltivare questi alberi in miniatura, inoltre, può generare diversi benefici soprattutto per chi ha superato gli “anta” e ha più tempo da dedicare alla cura delle piante. È un’attività che richiede pazienza e costanza, tuttavia non sono necessarie conoscenze specifiche né tantomeno è richiesta molta dimestichezza con le attività di giardinaggio: i vantaggi che possono derivare sono notevoli, anche per la salute.
Le proprietà purificanti del bonsai
I bonsai possono essere facilmente coltivati sia all’esterno sia all’interno, valutando con attenzione la stagione e la temperatura esterna in modo da non danneggiare la pianta. Possono raggiungere dimensioni differenti, variabili tra i venti e i settanta centimetri, senza mai perdere il tipico portamento elegante e movimentato.
Se tenuti dentro casa, in particolare, aiutano a purificare l’aria grazie all’effetto antinquinamento. Alcune specie di bonsai, come i Ficus Ginseng solo per fare un esempio, sono in grado di deumidificare e soprattutto di filtrare eventuali sostanze considerate nocive: rientrano tra queste la formaldeide, il tricloroetilene e il benzene.
Sono tre dei principali inquinanti presenti tra le mura domestiche, sia sotto forma di gas incolore sia di liquidi usati per la produzione dei mobili o inseriti all’interno di alcuni prodotti usati per la pulizia. Il benzene, in particolare, può essere prodotto dal fumo di sigaretta, dalla combustione della legna nei camini e delle stufe.
Coltivare bonsai per combattere l’ansia
Un noto beneficio legato alla coltivazione dei bonsai riguarda la conquista del benessere interiore, un obiettivo non sempre facile da raggiungere anche a 60 anni. Dedicarsi alla cura di queste piante richiede pazienza e attenzione meticolosa, aiutando a ritrovare gradualmente calma e serenità.
Più che un hobby, quindi, l’arte di coltivare i bonsai viene considerata spesso un rimedio antistress, tanto da rivelarsi un’ottima attività terapeutica per placare uno stato ansioso in modo naturale.
Consigli per curare i bonsai
Esistono diversi tipi di bonsai, alcuni dei quali sono facili da coltivare anche per i principianti: tra i più comuni si annoverano il Ficus retusa, la Crassula arborescens e la Murraya paniculata, tutte piante che vivono bene anche negli ambienti domestici.
I bonsai da interno, in generale, possono essere sistemati all’aperto a partire dall’inizio di maggio e fino alla fine di settembre, purché siano al riparo da vento e intemperie ma anche dal sole diretto. Durante i mesi freddi, invece, possono essere collocati dentro casa, facendo sempre in modo che siano sufficientemente illuminati.
Per quanto riguarda l’apporto d’acqua, invece, è preferibile bagnare la pianta quando il terreno è asciutto, anche immergendo in vaso in una bacinella in modo da far assorbire il liquido in modo ottimale.
Per rendere armoniosa la crescita del bonsai, infine, è necessario effettuare periodicamente una potatura, preferibilmente in
inverno. È importante fare in modo che i rami più lunghi siano quelli collocati alla base, mentre dovrebbero assottigliarsi procedendo verso l’alto in modo tale che ogni ramo sia sempre esposto alla fonte di luce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.