Le cronache parlano sempre più spesso di truffe romantiche: è l’altra faccia del Web, il suo lato oscuro. Se da un lato Internet e i social permettono di informarsi, di divertirsi e di avere contatti con persone conosciute o conoscerne di nuove, non sempre gli “incontri” virtuali rappresentano un’esperienza positiva in primis per gli over.
Che cosa sono le truffe romantiche
Ci sono un sacco di termini stranieri in questo fenomeno: le truffe romantiche sono infatti note anche come “romance scam” e consistono in una persona con una falsa identità (“catfishing”) che contatta qualcuno attraverso i social network e avvia un’apparente relazione platonica a distanza. Ma ben presto iniziano le richieste di denaro con le motivazioni più disparate: c’è un problema di salute, una questione burocratica con l’uso dell’automobile o per ottenere dei documenti, oppure semplice routine come richieste di soldi per comprare da mangiare o acquistare un biglietto ferroviario o aereo. Tuttavia si tratta appunto di truffe: dietro l’uomo o la donna dei sogni spesso ci sono organizzazioni criminali, o talvolta anche qualche "cane sciolto".
Perché i senior devono stare più attenti
I senior potrebbero risultare più vulnerabili alle truffe romantiche per diverse ragioni. La principale consiste nel fatto che molti non conoscono i meccanismi del Web e soprattutto delle truffe che in questo mondo virtuale si consumano. Per questa ragione, quando si viene contattati da uno sconosciuto, è bene chiedere innanzi tutto consiglio a qualche famigliare più avvezzo all’uso dei social, come qualche nipotino magari nativo digitale.
C’è poi una tendenza generale, che non riguarda solo gli over 60, a pubblicare troppe informazioni online: anche quelle che vi appaiono più inoffensive, come una gita o una passione per la musica, si possono trasformare nel gancio emotivo che aiuta il truffatore a mettersi meglio in contatto con il potenziale truffato.
Ci sono poi le ragioni dei singoli: chi cade in una truffa sentimentale può trovarsi in un momento di particolare fragilità. Per esempio potrebbe risentire della solitudine, potrebbe aver subito un lutto grave o semplicemente sente il bisogno di una persona accanto nella propria vita.
I consigli della Polizia Postale
La Polizia Postale italiana è probabilmente la più attiva e la più preparata al mondo quando si tratta di truffe online. Sul suo sito si legge: “L’età delle vittime circuite dai falsi corteggiatori sui social si aggira intorno ai 50 anni e a rimanerne coinvolte spesso sono donne di estrazione sociale eterogenea. La realtà dei casi rivela infatti che la maggioranza delle vittime non è più giovanissima e che, magari dopo una relazione sentimentale finita male e con figli che vivono autonomamente, si diventa facile preda chattando davanti al computer o su uno smartphone”.
Sul sito vengono date alcune informazioni su come tutelarsi: la prima è che i truffatori utilizzano immagini prese da reali profili Internet di persone ignare. Per cui basta fare una ricerca inversa con Google Images per risalire al vero possessore di foto e identità rubate dal truffatore.
Il truffatore di solito si presenta spiegando di essere una persona importante, come un imprenditore o un militare con un alto grado di stanza in un Paese in guerra. Poi arrivano le richieste di denaro, oggi spesso anche in bitcoin. Potrebbero iniziare a chiedere piccole somme, per testare la fiducia del potenziale truffato, per poi aumentare vertiginosamente. Alla richiesta di denaro di una persona mai vista di persona bisogna diffidare, sempre.
Il grosso problema è però avere il coraggio di denunciare.
I truffatori fanno leva sul senso di vergogna istillato in chi cade in queste romance scam una volta scoperte. Per cui è necessario trovare il coraggio, magari spalleggiati da amici e famigliari, per rivolgersi appunto alla Polizia Postale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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