Over 60, i videogiochi ringiovaniscono: lo studio

Una certa tipologia di videogiochi fanno bene ai senior la cui mente "ringiovanisce" ed è paragonabile a quella dei ventenni: ecco cos'hanno scoperto alcuni studiosi americani

Over 60, i videogiochi ringiovaniscono: lo studio
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Il joystick non è più, soltanto, una prerogativa dei giovani: alcuni videogiochi infatti fanno bene anche alle persone di età più avanzata. Lo studio americano, condotto dall'Università di New York e pubblicato su ScienceDirect, spiega che negli over 60 impegnati con i puzzle su dispositivi digitali hanno riscontrato una memoria come quella di ragazzi di 20 anni.

Il risultato dei test

"L'attenzione e la memoria di lavoro (Wm) superiori sono state segnalate per i gamers abituali rispetto ad altri giocatori o non giocatori", hanno scritto i ricercatori. Ai partecipanti è stato chiesto di eseguire un test della loro memoria di lavoro (ossia la capacità di ricordare un numero di cose in una volta sola) che diminuisce man mano che avanza l'età. Gli over che abitualmente tenevano allenata la mente con i puzzle online hanno ottenuto risultati simili a quelli dei giovani di età compresa tra 18 e 30 anni che non erano soliti spendere parte del loro tempo con questi videogiochi digitali.

Gli esperti ritengono che la memoria venga stimolata così come la concentrazione che tiene lontana le distrazioni. "Pensiamo che questi risultati siano davvero incoraggianti", ha affermato alla Bbc la prof. Fiona McNab, prima autrice dello studio che ha preso in esame 181 adulti di età compresa tra 60 e 81 anni e li ha paragonati a 209 giovani adulti di età compresa tra 18 e 30 anni. "I giochi di puzzle per persone anziane hanno avuto una sorprendente capacità di supportare le loro capacità mentali arrivando ad avere gli stessi livelli di memoria e concentrazione di un ventenne che non si era esercitato con gli stessi rompicapi", ha dichiarato il dott. Joe Cutting, Dipartimento di Informatica dell'Università di New York.

I giochi d'azione

Un comunicato dell'Università della Grande Mela ha messo in luce come molte ricerche si siano concentrate sui giochi d'azione, nei quali bisogna essere pronti a reagire e si deve tenere traccia su numerosi obiettivi, ma non sembrano questi gli elementi determinanti per mantenere giovane la mente degli over 60 a differenza di quella dei giovanissimi. "Sembra invece che siano gli elementi strategici dei giochi - pianificazione e problem solving - a stimolare nei giovani una migliore memoria e attenzione. Non vediamo questo stesso effetto negli anziani, tuttavia, e sono necessarie ulteriori ricerche per capire perché sia così".

I ricercatori spiegano che non è da escludere l'ipotesi secondo la quale i giochi di strategia che utilizzano gli anziani "non siano così difficili come i giochi giocati dai più giovani e che il livello di sfida possa essere importante per il miglioramento della memoria".

Per il futuro si cercherà di stabilire se esiste una differenza tra le varie tipologie di giochi in base all'età di un giocatore e se esiste un collegamento al modo in cui il cervello memorizza le informazioni quando le persone invecchiano.

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