«Padiglione Verde» e tavole rotonde sui temi ecologici

MilanoL’anima verde del Salone di Ginevra si dispiega, quest’anno, in un padiglione totalmente dedicato. «In mostra - spiega il presidente Luc Argand - è il futuro verosimile della mobilità individuale, più parco e rispettoso dell’ambiente, tra tecnologie di punta per ridurre consumi ed emissioni. Quindi, prototipi con propulsione alternativa e vetture a trazione elettrica che abbinano gli ultimi ritrovati hi-tech a design e forme convenzionali. Come quelle accattivanti della Roadster Sport del costruttore californiano Tesla (disponibile dall’estate e prenotabile fin d’ora iscrivendosi a una lista d’attesa di un anno), che ha scelto la città elvetica per uno dei propri dealer europei. O quelle aggraziate della piccola «tutto-terreno» Cross Rider, prodotta dalla spagnola Comarth e che a Ginevra debutterà in una nuova versione, insieme a un inedito veicolo elettrico a 3 posti, un mini pick-up e un concept studiato per il servizio postale.
Tra i progetti in evoluzione, il prototipo Courb della società Cogitare Urbem, minivettura che si distingue per il design sorprendente e i numerosi accorgimenti per la sicurezza.
Ma il «Padiglione Verde» della rassegna ginevrina non fa sfoggio di sole vetture elettriche, peraltro presenti anche altrove, negli stand di Pininfarina-Bolloré e dell’associazione svizzera e’mobile, che svela il prototipo di un veicolo urbano leggero al fianco di una cabriolet sportiva, come pure in quelli di Mitsubishi, Chrysler e Dodge, rispettivamente con la piccola i-Miev di ormai prossima commercializzazione, l’elegante concept 200C Ev e l’aggressiva coupé Circuit Ev su base Lotus Europa. C’è, infatti, spazio anche per l’ibrido, pure nei piccoli veicoli Little, Slc e Piaggio che Alreda equipaggia con il sistema Mc2, e per l’alimentazione bifuel, all’apice prestazionale nella Sp550 del preparatore Sportec, supercar da 550 cv ricavata dalla Porsche 997 Turbo, mentre il prototipo del motore a benzina a rapporto di compressione variabile sviluppato da Mce-5 Development (1,5 litri da 220 cv con turbo a doppio stadio) esordisce su una Peugeot 407: si tratta di un progetto che, implementato con iniezione diretta e camere di combustione ottimizzate, dovrebbe abbassare le emissioni di CO2 sotto i 120 grammi al chilometro. Il focus sulla riduzione dei consumi e sulle forme alternative di trasporto prossime venture è amplificato dal congresso internazionale sulla mobilità avanzata: tra il 10 e il 12 marzo il forum scientifico Iamf riunirà al Geneva Palexpo, sotto la direzione del presidente della Fia, Max Mosley, studiosi ed esperti di istituzioni accademiche ed enti di ricerca, tra cui il Competence center for energy and mobility del Paul Scherrer Institut, l’associazione e’mobile, Euresearch, Gasmobil e l’Agenzia internazionale per l’energia.

Nelle ripetute tavole rotonde, il confronto con i rappresentanti dell’industria dell’auto, che presenteranno i risultati degli sviluppi più recenti legati a motori termici più puliti e di nuovi studi su propulsori elettrici e alternativi.

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