Due cittadini stranieri, di cui uno è italiano (il siciliano Giovanni Lo Porto, 38 anni), sono stati sequestrati oggi a Multan, nella provincia centro-occidentale pachistana di Khyber Pakhtunkhwadel.
Secondo le prime informazioni disponibili i due, che lavorano con una ong tedesca, la Welt Hunger Hilfe (Azione agraria tedesca), che aiuta le popolazioni colpite dalle inondazioni nel sud della provincia, sarebbero stati portati via da uomini armati che li hanno obbligati a vestire Shalwar Kameez, l’abito nazionale pachistano.
La Farnesina ha confermato il rapimento e ha ribadito, come in altri casi, che si atterrà a una linea di massimo riserbo. Non appena ricevuta la prima indicazione del rapimento, l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha attivato tutti i canali utili per seguire da vicino la vicenda e promuoverne la positiva soluzione.
Il ministro Giulio Terzi, che ha chiesto di essere costantemente informato sugli sviluppi del caso, è in continuo contatto con la famiglia dell'uomo rapito.
Nell'ambito delle attività che l'ong porta avanti nella zona dal 2010, il cittadino italiano ha un ruolo di amministratore, mentre il collega tedesco è il direttore. Pare che il rapimento sia avvenuto negli uffici-residenza della ong, a Qasim Bela, nel distretto di Multan della provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa.
Testimoni oculari hanno riferito che quattro uomini mascherati sono entrati negli uffici della ong e hanno portato via i due cooperanti con
un’automobile verso una destinazione sconosciuta puntando loro una pistola.Il rapimento di Lo Porto porta a dieci il numero degli italiani che si trovano attualmente nelle mani dei sequestratori nel mondo.
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