Palermo - In questi giorni, dopo i 51 arresti, a Palermo sarà un po' più caotico conseguire la patente. Ma almeno sarà tutto regolare, o così si spera. Nell’ambito dell’operazione "patenti facili" infatti si è accertata l’esistenza di un gruppo di persone, composto da funzionari della Motorizzazione Civile e da titolari di autoscuole, dediti alla falsificazione di pratiche nonchè a facilitare illegittimamente il superamento degli esami per le patenti di guida. In particolare i dipendenti coinvolti compivano, dietro pagamento di una somma di denaro, agevolavano gli esami.
Passaggio di mazzette Gli investigatori hanno filmato il passaggio di centinaia di mazzette. Che avveniva nelle modalità più svariate: passaggio brevi manu all’atto del saluto, consegna in un cassetto della scrivania del dipendente corrotto o consegna di una cartella per pratiche dove venuiva infilato il denaro. Non sono mancate le consegne particolari come quella tramite un pacchetto di sigarette, imbottito di soldi, o celando il denaro sotto un posacenere.
Retrodatazione documenti L’indagine ha messo in evidenza anche i meccanismi adottati dal gruppo criminale per la falsificazione di documenti. Spesso si procedeva ad una retrodatazione che consentiva di fatto l’agevolazione di esami o pratiche che venivano svolti solo "sulla carta". Anche gli esami per conseguire la patente erano in realtà le sedute fossero di mera facciata, totalmente gestite dal titolare dell’autoscuola che spesso suggeriva le risposte al candidato che si presentava assolutamente impreparato.
Scuole guida "amiche" Inoltre, i funzionari corrotti facevano in
modo di manipolare l’ordinaria pianificazione delle sedute d’esame, nel senso di abbinare gli esaminatori "complici" alle varie autoscuole ovvero cambiare le sessioni d’esame secondo le richieste dell’autoscuola "amica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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