Nuove regole per lo Stretto: merci non accompagnate e solo 4 corse

Misure più restrittive per lo Stretto di Messina. Saranno garantite le consegne delle derrate che però viaggeranno senza accompagnatori

Nuove regole per lo Stretto: merci non accompagnate e solo 4 corse

Merci (possibilmente) senza accompagnatori, quattro corse giornaliere tra Messina e Villa San Giovanni, chiusura la sera e di notte. Arrivano ulteriori misure di restrizione per lo Stretto di Messina. Proprio ieri il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci aveva denunciato con un post su facebook la situazione dei controlli agli imbarchi dalla Calabria in direzione di Messina, con una sola pattuglia ad effettuare le verifiche. "Allo Stretto sono rimaste solo le poche guardie del corpo forestale della Regione siciliana ad eseguire i controlli, di fronte a migliaia di mezzi in arrivo con persone di cui non conosciamo lo stato di salute - diceva il governatore siciliano - Al ministro dell'Interno, di cui ho apprezzato la disponibilità in questi giorni per altri problemi, faccio appello affinchè disponga allo Stretto di Messina quanti più uomini in divisa per creare una cintura che lasci entrare sull'Isola solo chi ne ha diritto".

E da Roma hanno ascoltato Musumeci. Così da oggi ecco le nuove misure per contenere al massimo il diffondersi del coronavirus in Sicilia. Il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, insieme al ministro per la Salute Roberto Speranza, hanno modificato il decreto dello scorso 16 marzo. E sono due le variazioni più importanti. La prima riguarda il trasporto delle merci. Sarà sempre garantito il trasporto delle derrate, ma "possibilmente su unità di carico isolate non accompagnate". Per quanto riguarda, invece, gli spostamenti via mare dei passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria le corse giornaliere passano da venti a quattro corse di andata e ritorno, ma solo dalle 6 alle 21. Nessuna nelle ore notturne. Gli unici ammessi saranno gli appartenenti alle forze dell'ordine e alle forze armate, gli operatori sanitari pubblici e privati, i lavoratori pendolari, quanti dimostrano comprovate esigenze di lavoro, per gravi motivi di salute e chi si trova in situazioni di necessità. D'ora in poi, inoltre, il porto di imbarco e sbarco del traffico merci a Messina non sarà più la Rada San Francesco, ma l'approdo di Tremestieri.

Per quanto riguarda il traffico aereo privato, c'è anche qui una importante novità.

Sarà il presidente della Regione siciliana ad autorizzare i voli comunicando poi la decisione all'Enac. Le disposizioni resteranno in vigore fino al 25 marzo. Nel frattempo, il governatore Musumeci ha scritto al ministro dell'Interno affinchè siano potenziati i servizi di vigilanza in partenza ed in arrivo sullo Stretto.

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