#Quivatuttobene, i turisti in isolamento ringraziano Palermo

Al tempo del Coronavirus Palermo accoglie i turisti bergamaschi in isolamento da giorni con gesti di solidarietà che hanno commosso tutti

#Quivatuttobene, i turisti in isolamento ringraziano Palermo

C'è una Palermo gentile che non ha paura del coronavirus, c'è una Palermo che ha preso a cuore i turisti bergamaschi costretti a stare in isolamento. C'è una Palermo che al tempo del coronavirus si scopre solidale con chi si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Bisogna andare avanti, ma bisogna rendere questo isolamento il più leggero possibile. Ed ecco perché nella necessità, il siciliano mette in campo tutta la sua solidarietà. Sarà l'indole dei siciliani, saranno millenni di apertura allo straniero o di dominazione, eppure mentre si chiudono confini, si limita il transito delle persone e si fanno differenze tra nord e sud, c'è una città che ha adottato i turisti costretti a stare rinchiusi per 14 giorni in un hotel. C'è chi ha fatto recapitare un dolce, chi un aperitivo analcolico, chi un pasto caldo. A mettersi a disposizione alcuni ristoranti, bar e pasticceria della città come il Golosone che ha fatto recapitare alcuni dolci. Una solidarietà reciproca che ha commosso gli stessi turisti che hanno voluto ringraziare a loro modo la città lasciando dei post-it visibili a chi passa dal marciapiede. "Qui va tutto bene", "Grazie di cuore", "Quanti vizi", "Siete stati gentilissimi", sono solo alcuni dei tanti messaggi lasciati nell'ampia vetrata che dà sulla strada. Chi passa può vedere la vetrata dell'hotel tappezzata da post-it e fogli. All'esterno c'è l’hastag #QuiVaTuttoBene che sovrasta un numero notevole di messaggini scritti alcuni su un tovagliolo, altri su un pezzo di carta, altri sulla carta intestata dell'hotel, altri su un semplice post-it. Messaggi, pensieri e parole di chi in tempo di sovraesposizione mediatica, utilizza carta e penna per ringraziare Palermo.

C'è poi la storia di Andrea Stancato direttore dell'Hotel Mercure di Palermo dove si trova la comitiva di bergamaschi in isolamento. In un video messaggio pubblicato tre giorni fa sulla propria pagina Facebook ha rivelato. "La nostra è una quarantena volontaria. Potevamo tornarcene a casa ma queste persone avevano bisogno di noi. Siamo sereni, siamo convinti di aver fatto la cosa giusta". Segno, che nel momento più difficile si sta uniti. Ora più che mai.

Dall'altro lato della città, in una stanza isolata del reparto malattie infettive dell'ospedale Cervello, c'è una donna chiusa in una stanza. Lo sguardo lontano e i pensieri altrove. L'ultimo bollettino medico dice testualmente che: "restano invariate le condizioni della paziente di Bergamo ricoverata nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Cervello di Palermo - si legge -. La donna, positiva ai test per coronavirus, non ha febbre ed è in buone condizioni generali". Due giorni fa, la donna ha ricevuto una sorpresa che proprio non poteva immaginare. Gli operatori sanitari si sono autotassati per comprarle una torta e dei regali personali. Un gesto gentile che ha commosso la donna nel giorno del suo sessantaseiesimo compleanno. E sarà un compleanno che non dimenticherà mai, magari lontano dai suoi affetti ma nel momento più duro ha trovato l'umanità di persone che fino a qualche giorno fa erano praticamente sconosciute.

E dopo giorni di polemiche per le parole pronunciate dal governatore Nello Musumeci, oggi la Regione ha disposto l'apertura di musei e spazi culturali, con ingresso gratuito.

“La folla di visitatori registrata nella mattinata di oggi nei luoghi di cultura - ha commentato il governatore - conferma la gran voglia di normalità da parte dei siciliani, pur nella emergenza sanitaria che investe buona parte dei Continenti. La nostra Isola si sta rivelando una terra sicura, grazie alla prudenza e alla responsabilità di ognuno”. Insomma Palermo si rialza, la Sicilia guarda avanti.

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