Non ha retto all'emozione. E si è accasciato al suolo. È stato salvato grazie al tempestivo intervento della responsabile del centro trapianti e rianimatore Bruna Piazza che ha prestato i primi soccorsi e ha chiamato i sanitari del 118 che lo hanno intubato. L'uomo era appena stato dimesso dal reparto di oncologia dell'ospedale Civico di Palermo. Si è avviato, così, verso il parcheggio del nosocomio cittadino. Trovando però una brutta sorpresa. La sua auto era stata scassinata e svaligiata. Un'emozione troppo forte per l'uomo che non ha retto allo choc e si è accasciato al suolo.
Per sua fortuna, in quel momento passava da lì Bruna Piazza, la responsabile del centro trapianti e rianimatore che non ci ha pensato due volte e ha avviato le prime manovre salvavita, allertando i colleghi che sono arrivati in pochissimi minuti. "Ho prestato i primi soccorsi – dice la dottoressa Piazza a Blog Sicilia – Poi sono arrivati i medici rianimatori del 118 e hanno trasportato il paziente al pronto soccorso. Quello che è successo al paziente si è verificato anche ad una infermiera del centro trapianti che ha trovato la sua auto scassinata".
L'uomo è stato intubato e trasportato in rianimazione dove adesso si trova ricoverato in gravissime condizioni. Sul posto anche l'intervento della polizia che sta tentando di ricostruire quanto è accaduto e cercare di risalire agli autori del furto nell'auto. Questo episodio, però, almeno stando a quello che raccontano alcuni dipendenti dell'ospedale palermitano, non è isolato: "C'è una banda che nella zona saccheggia le auto – dicono - Quello è l’unico parcheggio dove non c’è il sistema di videosorveglianza e i ladri lo sanno". Il tema sicurezza, dunque, torna in auge al nosocomio cittadino. "Nei viali – aggiungono altri sanitari – si trovano rapinatori, ladri che rubano i soldi dai distributori di bibite e caffè. È diventato pericoloso il Civico soprattutto di sera e di notte".
Qualche tempo il Civico era tornato agli onoro delle cronache per le questioni relative alla carenza degli organici, delle turnazioni e delle assunzioni. “La gravissima carenza di personale – dicevano i sindacati - determina l'impossibilità di garantire il numero adeguato di operatori per garantire le guardie per quasi tutti i reparti. Il personale ha raggiunto livelli di stress correlati al lavoro insopportabili. Non è più possibile rispettare i limiti imposti dalla normativa e garantire i livelli minimi assistenziali.
Questa amministrazione non ha alcuna intenzione di implementare l'organico ridotto al lumicino con nuove assunzioni, nel tentativo di dimostrare che sta risparmiando soldi sulla nostra pelle e a discapito dei livelli minimi di assistenza da garantire ai pazienti. Nulla perviene, invece, sul fronte degli investimenti futuri e sul reale dimensionamento del personale necessario a fronteggiare le crescenti richieste del pubblico".
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