Non c'è pace per il viadotto Himera sull'autostrada A19 Palermo-Catania. Il ponte, crollato oltre cinque anni fa, non è ancora stato ricostruito. E, viste le ultime notizie, appare ancora più lontana una sua riapertura. Sulla vicenda ha tuonato l'assessore regionale siciliano alle infrastrutture Marco Falcone. "L’impegno preso da Anas indicava il mese di aprile 2020 come data di apertura del ponte e noi confidiamo nel senso di responsabilità dell’azienda di Stato - dice a BlogSicilia l’assessore - I siciliani chiedono rispetto e un trattamento paritario a quello di altri parti d’Italia. Siamo pronti a chiedere sia un risarcimento per i disagi patiti dai cittadini e dal sistema produttivo siciliano che, al Governo nazionale, misure di ristoro sul modello di quanto sta avvenendo in Liguria".
Il ritardo sulla consegna dei lavori e quindi del nuovo viadotto si allunga giorno dopo giorno. L'opera doveva essere consegnata, secondo il cronoprogramma stilato da Anas lo scorso settembre. Poi la nuova data di consegna, indicata come 30 aprile 2020. Nel frattempo, come è accaduto per il ponte Morandi di Genova, è stata chiesta la nomina di un commissario ad acta. La consegna dei lavori, infatti, appare in realtà una chimera, visti i poco più di tre mesi che rimangono. E basta farsi una passeggiata all'interno del cantiere per verificare con i propri occhi che i lavori sono molto indietro. Insomma la telenovela prosegue.
Dopo il crollo del viadotto era stato annunciato che il ponte sarebbe stato ricostruito in 16 mesi. Di mesi ne sono passati 57, quasi 5 anni. Eppure i materiali per la costruzione del viadotto sono arrivati e il montaggio è stato affidato all’impresa di costruzioni metalliche Icm&Eng di Agrigento. Sulla vicenda è intervenuta anche la Cisl Sicilia con un post su Twitter. “270 metri che sembrano un abisso tra Sicilia e Italia, in quella vergogna che è il viadotto Himera. Quasi 5 anni da quel 10 aprile 2015, 1.734 giorni e ancora niente. Ha ragione Marco Falcone: serve pari trattamento Sicilia-Liguria. Il governo Musumeci alzi la voce a Roma”. Il sindacato guidato in Sicilia da Sebastiano Cappuccio, sul proprio sito ha inserito un contatore che scandisce il tempo passato da quel 10 aprile 2015. L’ennesimo ritardo sulla consegna dei lavori, sembra essere dovuto ad un ulteriore movimento della frana di Caltavuturo, la stessa che ha causato il cedimento del basamento del pilone e di conseguenza, del viadotto Himera.
A complicare però i lavori un altro problema, la posa in opera del ponte era stata prevista dall’alto verso il basso. Adesso invece è stata invertita e, questo, costringe alla realizzazione di un basamento di lavorazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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