Pansa furioso: «Sbaglia chi lo blocca»

da Roma

Il «forastico» Giampaolo Pansa ha appena visto Il sangue dei vinti. «Il mio giudizio? Mi ha emozionato e commosso, per l'intensità. Guardi, io ricordo molte cose sulla guerra civile, a partire da Tiro al piccione di Montaldo. Ma mai l'ho vista così vera, non dico realistica, come stavolta. Soavi ha saputo interpretare l'aspetto fondamentale di quella guerra: il fare terra bruciata, i due fronti che si massacrano con la stessa crudeltà». Il giornalista-scrittore è pronto a dare battaglia per difendere Il sangue dei vinti anche da quegli attori che si sono variamente sfilati: «Sono dei vigliacchi, li vorrei avere di fronte e li asfalterei». Ci sono voluti cinque anni perché il libro, al centro di infinite controversie, accusato di indebito revisionismo, trovasse la sua trasposizione cine-televisiva. A Pansa è talmente piaciuta da invitare gli autori a togliere l'avverbio «liberamente» dalla formula classica sui titoli di testa. «Dentro il libro, un elenco di nomi e di episodi, c’è tutto e niente. Ma il tutto, ovvero il senso di sfacelo e disumanità che va al di là della causa, giusta o sbagliata che fosse, l'ho ritrovato intatto nel film. Gli sceneggiatori dovevano per forza inventarsi una storia, dei personaggi, lo sviluppo delle psicologie. So che Soavi viene dal cinema horror. Una passione che l'ha aiutato. Perché cos’altro fu, se non un orrore interminabile, quella guerra tra italiani?».
Nel film Dogliani, il commissario di polizia «fascista» incarnato da Placido, alla fine sopravvive, ma perde tutto: i genitori, il fratello partigiano, la sorella repubblichina. «La guerra civile durò formalmente venti mesi, in realtà proseguì per altri due anni dopo il 25 aprile '45. È la più grande tragedia italiana, non smette mai di sanguinare. Altrimenti non sarebbe riesplosa in questi giorni con la vittoria di Alemanno a Roma». Caustico verso Bocca, che chiama «l'uomo di Cuneo», Pansa ce l'ha anche con Andrea Purgatori: «Qualche sera fa, a Controcorrente, ha rievocato la telefonata tra Saccà e Berlusconi tirando in ballo, accanto a Barbarossa, anche Il sangue dei vinti. Parlandone con fastidio, supponenza.

Ma perché? Questi finti intellettuali di sinistra si sono presi due legnate storiche e continuano a non capire, insistono su una lettura sbagliata. Le minestracce retoriche vanno benissimo, Il sangue dei vinti no. Dia retta a me: se Fracassi, invece di sfidare tanta ostilità, avesse prodotto un film sul sangue dei vincitori, nessuno avrebbe fiatato».

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Avatar di fullspade fullspade
4 Mag 2008 - 18:01
CHANTECLAIR INGENUO O PROVOCATORE?

Chiede Chanteclair: "Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico?"

Dovrebbe cercare nei libri di storia in uso nelle scuole o nella cinematografia o nella letteratura del dopoguerra, e vedere quanto di quelle storie si trova, a fronte degli innumerevoli testi, libri e film sull'eroismo partigiano, meglio se dei GAP o Brigate Garibaldi.

Non capisco poi perchè non si debba scrivere di ciò che è effettivamente accaduto (e Chanteclair dice di saperlo anche lui) perchè ci si trova "in quel momento politico"?

Forse perchè il centrodestra è in crescita bisogna rinunciare ad una visone storica equilibrata?

Fortunatamente (o disgraziatamente) le nuove generazioni sono imparzialmente disinteressate al tema. Da sinistra e da destra.
Mostra tutti i commenti (30)
Avatar di umberto signorazzi umberto signorazzi
4 Mag 2008 - 08:39
Da sempre convinta che il revisionismo storico sia l'unico modo per superare il passato e costruire un futuro di civiltà che dia pari dignità ai caduti della resistenza,delle foibe, del dopoguerra e anche a quelli della Rsi.Sono nata nel 1965 e sono culturalmente cresciuta amando la storia senza pregiudizi ideologici per questo motivo ho apprezzato il lavoro di Pansa sin da quando lo aveva presentato nella piccola sala della biblioteca di Stradella.Raccontare la guerra civile in modo obiettivo significa mettere alla prova la maturità di un popolo e forse noi non siamo ancora maturi per poter ascoltare o per riuscire a leggere che i buoni non stavano tutti da una parte e i cattivi da un'altra.
Avatar di umberto signorazzi umberto signorazzi
4 Mag 2008 - 08:39
Da sempre convinta che il revisionismo storico sia l'unico modo per superare il passato e costruire un futuro di civiltà che dia pari dignità ai caduti della resistenza,delle foibe, del dopoguerra e anche a quelli della Rsi.Sono nata nel 1965 e sono culturalmente cresciuta amando la storia senza pregiudizi ideologici per questo motivo ho apprezzato il lavoro di Pansa sin da quando lo aveva presentato nella piccola sala della biblioteca di Stradella.Raccontare la guerra civile in modo obiettivo significa mettere alla prova la maturità di un popolo e forse noi non siamo ancora maturi per poter ascoltare o per riuscire a leggere che i buoni non stavano tutti da una parte e i cattivi da un'altra.
Avatar di umberto signorazzi umberto signorazzi
4 Mag 2008 - 08:39
Da sempre convinta che il revisionismo storico sia l'unico modo per superare il passato e costruire un futuro di civiltà che dia pari dignità ai caduti della resistenza,delle foibe, del dopoguerra e anche a quelli della Rsi.Sono nata nel 1965 e sono culturalmente cresciuta amando la storia senza pregiudizi ideologici per questo motivo ho apprezzato il lavoro di Pansa sin da quando lo aveva presentato nella piccola sala della biblioteca di Stradella.Raccontare la guerra civile in modo obiettivo significa mettere alla prova la maturità di un popolo e forse noi non siamo ancora maturi per poter ascoltare o per riuscire a leggere che i buoni non stavano tutti da una parte e i cattivi da un'altra.
Avatar di mauro4820 mauro4820
4 Mag 2008 - 09:52
Non insistono su una lettura sbagliata, caro Dottore. Insistono su una lettura "di parte", di fazione, di lobby: quella che fa comodo a loro, alle loro tasche ed alle loro intelligenze, ai posti di lavoro dei loro figli. Ma Le sembra che in un mondo normale, "quelli lì" sarebbero arrivati a fare i professori universitari e gli opinion maker? Sono almeno 30 anni che ben sanno che è "tutto finito", che sanno bene che Enrico Berlinguer avrebbe dovuto solo sciogliere quel partito, ma hanno proseguito. Vanagloria, ignoranza, presunzione, invidia, gelosia, avidità: Le dicono nulla?
Avatar di mauro4820 mauro4820
4 Mag 2008 - 09:52
Non insistono su una lettura sbagliata, caro Dottore. Insistono su una lettura "di parte", di fazione, di lobby: quella che fa comodo a loro, alle loro tasche ed alle loro intelligenze, ai posti di lavoro dei loro figli. Ma Le sembra che in un mondo normale, "quelli lì" sarebbero arrivati a fare i professori universitari e gli opinion maker? Sono almeno 30 anni che ben sanno che è "tutto finito", che sanno bene che Enrico Berlinguer avrebbe dovuto solo sciogliere quel partito, ma hanno proseguito. Vanagloria, ignoranza, presunzione, invidia, gelosia, avidità: Le dicono nulla?
Avatar di mauro4820 mauro4820
4 Mag 2008 - 09:52
Non insistono su una lettura sbagliata, caro Dottore. Insistono su una lettura "di parte", di fazione, di lobby: quella che fa comodo a loro, alle loro tasche ed alle loro intelligenze, ai posti di lavoro dei loro figli. Ma Le sembra che in un mondo normale, "quelli lì" sarebbero arrivati a fare i professori universitari e gli opinion maker? Sono almeno 30 anni che ben sanno che è "tutto finito", che sanno bene che Enrico Berlinguer avrebbe dovuto solo sciogliere quel partito, ma hanno proseguito. Vanagloria, ignoranza, presunzione, invidia, gelosia, avidità: Le dicono nulla?
Avatar di Antony36 Antony36
4 Mag 2008 - 10:11
Mai, come in questo caso, possiamo essere certi che "il tempo è galantuomo"! Certo, forse nessuno potrà far cambiare idea a chi antepone l'ideologia a tutto, anche alla verità. Per loro non esiste che un termine: faziosi! Ma la verità si fa strada da sé, indipendentemente dalla volontà di chi, arroccato alle sue idee, non vuol vedere o capire. E, fra i cosiddetti intellettuali di sinistra, i ciechi e sordi son tanti|
Avatar di Antony36 Antony36
4 Mag 2008 - 10:11
Mai, come in questo caso, possiamo essere certi che "il tempo è galantuomo"! Certo, forse nessuno potrà far cambiare idea a chi antepone l'ideologia a tutto, anche alla verità. Per loro non esiste che un termine: faziosi! Ma la verità si fa strada da sé, indipendentemente dalla volontà di chi, arroccato alle sue idee, non vuol vedere o capire. E, fra i cosiddetti intellettuali di sinistra, i ciechi e sordi son tanti|
Avatar di Antony36 Antony36
4 Mag 2008 - 10:11
Mai, come in questo caso, possiamo essere certi che "il tempo è galantuomo"! Certo, forse nessuno potrà far cambiare idea a chi antepone l'ideologia a tutto, anche alla verità. Per loro non esiste che un termine: faziosi! Ma la verità si fa strada da sé, indipendentemente dalla volontà di chi, arroccato alle sue idee, non vuol vedere o capire. E, fra i cosiddetti intellettuali di sinistra, i ciechi e sordi son tanti|
Avatar di drboschi drboschi
4 Mag 2008 - 10:56
Pansa dimostra al solito di non chiudere gli occhi di fronte alla realtà storica,

e di avere un coraggio lodevole nell'andare (lui sì) 'controcorrente'.

Peccato che non riesca a trarre le necessarie conclusioni e abbandonare quella sinistra che da sempre vede una sola 'verità' storica, quella ideologicamente

favorevole a se stessa, diventando così (lui) finalmente un liberale democratico.

Questo passo logicamente conseguente al suo lavoro di giornalista-storico non riesce (e forse non riuscirà mai) a compierlo. Peccato, appunto.

P.B.
Avatar di drboschi drboschi
4 Mag 2008 - 10:56
Pansa dimostra al solito di non chiudere gli occhi di fronte alla realtà storica,

e di avere un coraggio lodevole nell'andare (lui sì) 'controcorrente'.

Peccato che non riesca a trarre le necessarie conclusioni e abbandonare quella sinistra che da sempre vede una sola 'verità' storica, quella ideologicamente

favorevole a se stessa, diventando così (lui) finalmente un liberale democratico.

Questo passo logicamente conseguente al suo lavoro di giornalista-storico non riesce (e forse non riuscirà mai) a compierlo. Peccato, appunto.

P.B.
Avatar di drboschi drboschi
4 Mag 2008 - 10:56
Pansa dimostra al solito di non chiudere gli occhi di fronte alla realtà storica,

e di avere un coraggio lodevole nell'andare (lui sì) 'controcorrente'.

Peccato che non riesca a trarre le necessarie conclusioni e abbandonare quella sinistra che da sempre vede una sola 'verità' storica, quella ideologicamente

favorevole a se stessa, diventando così (lui) finalmente un liberale democratico.

Questo passo logicamente conseguente al suo lavoro di giornalista-storico non riesce (e forse non riuscirà mai) a compierlo. Peccato, appunto.

P.B.
Avatar di Ale! Ale!
4 Mag 2008 - 11:52
L'onestà e la verita non hanno parte politica. Sono postulati, fatti accaduti in modo univoco ed un termine di riferimento lo si può trovare nella "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo". Crimini a destra, crimini a sinistra. Crimini. L'unica differenza è che chi denuncia i crimini del fascismo va a sedere al Quirinale, chi denuncia quelli del comunismo deve girare sotto scorta e finisce all'indice coi suoi libri. La mia imperitura stime per lei, gentile Pansa. Lieti saluti.
Avatar di Ale! Ale!
4 Mag 2008 - 11:52
L'onestà e la verita non hanno parte politica. Sono postulati, fatti accaduti in modo univoco ed un termine di riferimento lo si può trovare nella "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo". Crimini a destra, crimini a sinistra. Crimini. L'unica differenza è che chi denuncia i crimini del fascismo va a sedere al Quirinale, chi denuncia quelli del comunismo deve girare sotto scorta e finisce all'indice coi suoi libri. La mia imperitura stime per lei, gentile Pansa. Lieti saluti.
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4 Mag 2008 - 11:52
L'onestà e la verita non hanno parte politica. Sono postulati, fatti accaduti in modo univoco ed un termine di riferimento lo si può trovare nella "dichiarazione universale dei diritti dell'uomo". Crimini a destra, crimini a sinistra. Crimini. L'unica differenza è che chi denuncia i crimini del fascismo va a sedere al Quirinale, chi denuncia quelli del comunismo deve girare sotto scorta e finisce all'indice coi suoi libri. La mia imperitura stime per lei, gentile Pansa. Lieti saluti.
Avatar di fullspade fullspade
4 Mag 2008 - 13:00
COMUNISMO MASSIMO MALE *** Si continua a distinguere tra fascismo (e peggio ancora nazismo), dittature bestiali, e comunismo, semplice errore di benintenzionati difensori della classe lavoratrice.

Persino molti autorevoli esponenti religiosi propagandano questa vulgata.

Per me il comunismo, cioè la pretesa di risolvere i problemi sociali attraverso la lotta di classe, la rivoluzione e lo sterminio della borghesia produttiva, non solo ha provocato la reazione fascista; ma è stato altrettanto disumano e spietato nei metodi ed ha nuociuto di più alla causa socialista.

Se in Italia è stato più "moderato" non è per una maggiore mitezza dei Togliatti, Longo ecc... bensì perchè gli occupanti alleati non ne hanno consentito la presa del potere.
Avatar di fullspade fullspade
4 Mag 2008 - 13:00
COMUNISMO MASSIMO MALE *** Si continua a distinguere tra fascismo (e peggio ancora nazismo), dittature bestiali, e comunismo, semplice errore di benintenzionati difensori della classe lavoratrice.

Persino molti autorevoli esponenti religiosi propagandano questa vulgata.

Per me il comunismo, cioè la pretesa di risolvere i problemi sociali attraverso la lotta di classe, la rivoluzione e lo sterminio della borghesia produttiva, non solo ha provocato la reazione fascista; ma è stato altrettanto disumano e spietato nei metodi ed ha nuociuto di più alla causa socialista.

Se in Italia è stato più "moderato" non è per una maggiore mitezza dei Togliatti, Longo ecc... bensì perchè gli occupanti alleati non ne hanno consentito la presa del potere.
Avatar di fullspade fullspade
4 Mag 2008 - 13:00
COMUNISMO MASSIMO MALE *** Si continua a distinguere tra fascismo (e peggio ancora nazismo), dittature bestiali, e comunismo, semplice errore di benintenzionati difensori della classe lavoratrice.

Persino molti autorevoli esponenti religiosi propagandano questa vulgata.

Per me il comunismo, cioè la pretesa di risolvere i problemi sociali attraverso la lotta di classe, la rivoluzione e lo sterminio della borghesia produttiva, non solo ha provocato la reazione fascista; ma è stato altrettanto disumano e spietato nei metodi ed ha nuociuto di più alla causa socialista.

Se in Italia è stato più "moderato" non è per una maggiore mitezza dei Togliatti, Longo ecc... bensì perchè gli occupanti alleati non ne hanno consentito la presa del potere.
Avatar di Biri107 Biri107
4 Mag 2008 - 15:27
Sarebbe ora che gli italiani cominciassero (cominciassero! dopo più di sessant'anni!) a fare i conti col loro passato, e a tentare di capire cosa realmente fu, nel bene e nel male, il Fascismo. E cosa realmente fu la Resistenza.

Ma di quel passato si è ormai da decenni impadronita la Sinistra, che lo ha trasformato in un suo sacro feticcio intoccabile, quasi la sua unica ragione di vita. Cosa resta infatti ai post, ex, neo, para-comunisti se gli togliamo il mito della Resistenza e dell'antifascismo? Restano solo le tragedie della loro ideologia. E i massacri del 44-47 fanno parte a pieno titolo di quelle tragegie. E' ora di cominciare a dirlo.
Avatar di Biri107 Biri107
4 Mag 2008 - 15:27
Sarebbe ora che gli italiani cominciassero (cominciassero! dopo più di sessant'anni!) a fare i conti col loro passato, e a tentare di capire cosa realmente fu, nel bene e nel male, il Fascismo. E cosa realmente fu la Resistenza.

Ma di quel passato si è ormai da decenni impadronita la Sinistra, che lo ha trasformato in un suo sacro feticcio intoccabile, quasi la sua unica ragione di vita. Cosa resta infatti ai post, ex, neo, para-comunisti se gli togliamo il mito della Resistenza e dell'antifascismo? Restano solo le tragedie della loro ideologia. E i massacri del 44-47 fanno parte a pieno titolo di quelle tragegie. E' ora di cominciare a dirlo.
Avatar di Biri107 Biri107
4 Mag 2008 - 15:27
Sarebbe ora che gli italiani cominciassero (cominciassero! dopo più di sessant'anni!) a fare i conti col loro passato, e a tentare di capire cosa realmente fu, nel bene e nel male, il Fascismo. E cosa realmente fu la Resistenza.

Ma di quel passato si è ormai da decenni impadronita la Sinistra, che lo ha trasformato in un suo sacro feticcio intoccabile, quasi la sua unica ragione di vita. Cosa resta infatti ai post, ex, neo, para-comunisti se gli togliamo il mito della Resistenza e dell'antifascismo? Restano solo le tragedie della loro ideologia. E i massacri del 44-47 fanno parte a pieno titolo di quelle tragegie. E' ora di cominciare a dirlo.
Avatar di Andrea Cevasco Andrea Cevasco
4 Mag 2008 - 16:43
Tanti anni or sono, in una trasmissione del solito Santoro, a un certo punto Giuliano Ferrara si alzò in piedi minacciando di dare un cazzotto a Giampaolo Pansa, ora non ricordo perché. E Pansa non reagì affatto, livido e letteralmente terrorizzato dalla mole del Giulianone.
Molti anni dopo, ad "otto e mezzo", li ho visti di nuovo insieme, non più a fronteggiarsi con opinioni diverse ;e Pansa era là, seduto di fronte al furbacchione che l' aveva invitato proprio per quel libro, e tutto contento annunziava che ne aveva vendute già centocinquantsmila copie..., traendo ovviamente, dal "sangue dei vinti" , lo sperato profitto.

Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico ? Io, per esempio, le conoscevo già, e forse qualcuna in più : allora, leggevo, e la stampa non era tutta comunista.

Certamente, mi risponderebbero Pansa e coloro che dal libro hanno tratto vantaggi.

La parola , acconciamente ed opportunamente usata, convince sempre. E si è visto.
Cordialità.
Avatar di Andrea Cevasco Andrea Cevasco
4 Mag 2008 - 16:43
Tanti anni or sono, in una trasmissione del solito Santoro, a un certo punto Giuliano Ferrara si alzò in piedi minacciando di dare un cazzotto a Giampaolo Pansa, ora non ricordo perché. E Pansa non reagì affatto, livido e letteralmente terrorizzato dalla mole del Giulianone.
Molti anni dopo, ad "otto e mezzo", li ho visti di nuovo insieme, non più a fronteggiarsi con opinioni diverse ;e Pansa era là, seduto di fronte al furbacchione che l' aveva invitato proprio per quel libro, e tutto contento annunziava che ne aveva vendute già centocinquantsmila copie..., traendo ovviamente, dal "sangue dei vinti" , lo sperato profitto.

Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico ? Io, per esempio, le conoscevo già, e forse qualcuna in più : allora, leggevo, e la stampa non era tutta comunista.

Certamente, mi risponderebbero Pansa e coloro che dal libro hanno tratto vantaggi.

La parola , acconciamente ed opportunamente usata, convince sempre. E si è visto.
Cordialità.
Avatar di Andrea Cevasco Andrea Cevasco
4 Mag 2008 - 16:43
Tanti anni or sono, in una trasmissione del solito Santoro, a un certo punto Giuliano Ferrara si alzò in piedi minacciando di dare un cazzotto a Giampaolo Pansa, ora non ricordo perché. E Pansa non reagì affatto, livido e letteralmente terrorizzato dalla mole del Giulianone.
Molti anni dopo, ad "otto e mezzo", li ho visti di nuovo insieme, non più a fronteggiarsi con opinioni diverse ;e Pansa era là, seduto di fronte al furbacchione che l' aveva invitato proprio per quel libro, e tutto contento annunziava che ne aveva vendute già centocinquantsmila copie..., traendo ovviamente, dal "sangue dei vinti" , lo sperato profitto.

Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico ? Io, per esempio, le conoscevo già, e forse qualcuna in più : allora, leggevo, e la stampa non era tutta comunista.

Certamente, mi risponderebbero Pansa e coloro che dal libro hanno tratto vantaggi.

La parola , acconciamente ed opportunamente usata, convince sempre. E si è visto.
Cordialità.
Avatar di pierpa64 pierpa64
4 Mag 2008 - 16:58
Se Pansa ne esalta le qualità vuol dire che è un film verità che rispecchia il suo libro. Spero presto sia programmato in TV.

Se dovesse essere censurato potrà essere posto in vendita in formato dvd unitamente alla copia del giornale.
Avatar di pierpa64 pierpa64
4 Mag 2008 - 16:58
Se Pansa ne esalta le qualità vuol dire che è un film verità che rispecchia il suo libro. Spero presto sia programmato in TV.

Se dovesse essere censurato potrà essere posto in vendita in formato dvd unitamente alla copia del giornale.
Avatar di pierpa64 pierpa64
4 Mag 2008 - 16:58
Se Pansa ne esalta le qualità vuol dire che è un film verità che rispecchia il suo libro. Spero presto sia programmato in TV.

Se dovesse essere censurato potrà essere posto in vendita in formato dvd unitamente alla copia del giornale.
Avatar di fullspade fullspade
4 Mag 2008 - 18:01
CHANTECLAIR INGENUO O PROVOCATORE?

Chiede Chanteclair: "Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico?"

Dovrebbe cercare nei libri di storia in uso nelle scuole o nella cinematografia o nella letteratura del dopoguerra, e vedere quanto di quelle storie si trova, a fronte degli innumerevoli testi, libri e film sull'eroismo partigiano, meglio se dei GAP o Brigate Garibaldi.

Non capisco poi perchè non si debba scrivere di ciò che è effettivamente accaduto (e Chanteclair dice di saperlo anche lui) perchè ci si trova "in quel momento politico"?

Forse perchè il centrodestra è in crescita bisogna rinunciare ad una visone storica equilibrata?

Fortunatamente (o disgraziatamente) le nuove generazioni sono imparzialmente disinteressate al tema. Da sinistra e da destra.
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4 Mag 2008 - 18:01
CHANTECLAIR INGENUO O PROVOCATORE?

Chiede Chanteclair: "Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico?"

Dovrebbe cercare nei libri di storia in uso nelle scuole o nella cinematografia o nella letteratura del dopoguerra, e vedere quanto di quelle storie si trova, a fronte degli innumerevoli testi, libri e film sull'eroismo partigiano, meglio se dei GAP o Brigate Garibaldi.

Non capisco poi perchè non si debba scrivere di ciò che è effettivamente accaduto (e Chanteclair dice di saperlo anche lui) perchè ci si trova "in quel momento politico"?

Forse perchè il centrodestra è in crescita bisogna rinunciare ad una visone storica equilibrata?

Fortunatamente (o disgraziatamente) le nuove generazioni sono imparzialmente disinteressate al tema. Da sinistra e da destra.
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CHANTECLAIR INGENUO O PROVOCATORE?

Chiede Chanteclair: "Ma si è trattato di notizie sconosciute ai più, che era urgente ed indispensabile divulgare in quel momento politico?"

Dovrebbe cercare nei libri di storia in uso nelle scuole o nella cinematografia o nella letteratura del dopoguerra, e vedere quanto di quelle storie si trova, a fronte degli innumerevoli testi, libri e film sull'eroismo partigiano, meglio se dei GAP o Brigate Garibaldi.

Non capisco poi perchè non si debba scrivere di ciò che è effettivamente accaduto (e Chanteclair dice di saperlo anche lui) perchè ci si trova "in quel momento politico"?

Forse perchè il centrodestra è in crescita bisogna rinunciare ad una visone storica equilibrata?

Fortunatamente (o disgraziatamente) le nuove generazioni sono imparzialmente disinteressate al tema. Da sinistra e da destra.
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