Fatima - Benedetto XVI torna su un argomento molto sentito dai cattolici di tutto il mondo: il mistero di Fatima. Anche se non esisterebbero altre parti non rivelate del messaggio che la Madonna avrebbe fatto ai pastorelli, le sofferenze della chiesa e dell’umanità - confidate da suor Lucia Dos Santos nel testo fatto pubblicare 83 anni dopo le apparizioni da Giovanni Paolo II - sarebbero tutt'altro che finite. A rivelarlo oggi, davanti a 500mila fedeli accorsi nella spianata del santuario di Fatima, è Benedetto XVI. Le sofferenze della Chiesa preannunciate nel messaggio - ha detto il pontefice nell'omelia - non riguardavano solo le guerre mondiali, le persecuzioni del comunismo verso i credenti e l’attentato Wojtyla. Nonostante ciò - rivela Benedetto XVI - possiamo e dobbiamo guardare con speranza al "futuro di Dio".
La profezia non si è compiuta "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa". Il Papa avverte che "la famiglia umana" è "pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull'altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo".
No a egoismi di razza e ideologia La profezia di Fatima è anche un alto messaggio contro i "gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo".
"Con la famiglia umana pronta a sacrificare i suoi legami più santi sull’altare di gretti egoismi di nazione, razza, ideologia, gruppo, individuo, è venuta dal cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’amore di Dio che arde nel suo", ha detto il Papa con riferimento al messaggio di "solidarietà fraterna" che tuttora deriva delle apparizioni mariane di Fatima del 1917. "Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle apparizioni - ha concluso il pontefice - affrettare il preannunciato trionfo del cuore immacolato di Maria".
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