Il Papa torna all’antico anche sul cappello

Andrea Tornielli

da Roma

Dopo il «camauro», il «saturno». Nel corso dell’udienza generale di ieri in Piazza San Pietro, Benedetto XVI si è presentato per la prima volta con un cappello rosso - nella versione estiva in paglia - bordato di filo dorato. È il saturno, un cappello papale che hanno indossato tutti i suoi predecessori, anche se Giovanni Paolo II, dopo averlo utilizzato per proteggersi dal sole durante il suo primo viaggio internazionale in Messico, nel gennaio 1979, non l’ha più voluto, essendo piuttosto allergico ai copricapi in genere (lo stesso zucchetto bianco portato da Wojtyla era di dimensioni inferiori rispetto a quello tradizionale).
Già lo scorso dicembre, quando aveva tenuto un’ultima udienza all’aperto, Benedetto XVI aveva stupito i fedeli presentandosi con il camauro, berretto rinascimentale bordato di ermellino, riesumato da Giovanni XXIII e mai adoperato dai suoi successori fino a pochi mesi fa. Va detto che Ratzinger è sempre stato abituato a coprirsi il capo con un vecchio basco nero e adesso che è Papa ha accettato le proposte dei collaboratori che hanno «riscoperto» pezzi di guardaroba dimenticati nell’ultimo quarto di secolo.
L’8 dicembre 2005, in occasione del tradizionale appuntamento a piazza di Spagna davanti alla statua dell’Immacolata, Papa Ratzinger ha rispolverato un altro capo di vestiario dato per scomparso: la mozzetta di velluto rosso scuro bordata di ermellino bianco. Paolo VI, che soffriva il freddo, la portava molti mesi all’anno, mentre Wojtyla - che non sopportava il caldo né sentirsi impacciato nei movimenti - non l’ha mai voluta, preferendo una più leggera versione «estiva» in seta.


Curiosamente questi piccoli segni di recupero di vecchie e consolidate tradizioni hanno fino ad oggi riguardato soltanto il vestiario comune del Pontefice, non quello liturgico. Il Papa ha recuperato il camauro rinascimentale, ma quando celebra la Messa indossa invece il più delle volte paramenti modernissimi.

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