Un parco "sopraelevato" in stazione Cadorna con bar, negozi e servizi

Una piattaforma di 60mila mq sui binari. Primo via libera di Ferrovienord a Ceetrus

Un parco "sopraelevato" in stazione Cadorna con bar, negozi e servizi

Un parco «sopraelevato» con piccoli negozi, bar, la «Fabbrica dell'Ossigeno» - un polo scientifico e tecnologico che in collaborazione con il Politecnico di Milano diventerà punto di riferimento internazionale per l'abbattimento della Co2 - residenze, servizi. Un nuovo pezzo di città green sopra i binari della stazione Cadorna, dove i treni continueranno a viaggiare senza interruzione durante e dopo i cantieri. É il progetto che Nhood (società di servizi immobiliari specializzata nelle riqualificazioni urbane) ha presentato attraverso la società patrimoniale Ceetrus Italy mesi fa a Ferrovienord con l'offerta di finanziare 620 degli 800 milioni di euro di costo totale. E il cda di Fnm nei giorni scorsi ha approvato la «dichiarazione di fattibilità per una proposta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione e gestione di una piattaforma a copertura dei binari tra la stazione e il ponte di via Mario Pagano» e - insieme - la richiesta a Regione Lombardia di promuovere un accordo di programma con tutti gli enti competenti per procedere col piano. Il pubblico dovrà lanciare un concorso di progettazione internazionale, la proposta avanzata da Ceetrus-Nhood sarà quindi la base da cui partire e la società avrà un diritto di prelazione.

Prevede quindi una piattaforma di circa 60mila metri quadrati a copertura del fascio di binari, di cui circa 30mila di nuovo parco urbano, in pratica un'estensione el parco Sempione. Sul Sull'altra metà del nuovo distretto verde ci saranno servizi, il polo scientifico, il piccolo commercio per i cittadini e gli oltre 150mila passeggeri che ogni giorno transitano dalla stazione. E il progetto si inserisce in «Fili» con cui Fnm punta a realizzare nei prossimi anni una «superstrada ciclabile» tra Cadorna e l'aeroporto di Malpensa. Il progetto depositato da Ceetrus Italy porta le firme di Arcadis, Corris, Land, Land, Mic-Hub, Stefano Boeri Architetti, Studio Ammlex, Studio Pettinelli, Politecnico di Milano e Università degli studi di Milano-Bicocca.

Tempi biblici? Non proprio. Il volto di Cadorna potrebbe cambiare entro il 2028 0 2029. Carlo Masseroli, direttore Sviluppo e Strategia di Nhood ed ex assessore all'Urbanistica di Milano durante la giunta Moratti, spiega che dopo questo passaggio Regione darà il via al percorso, che durerà circa un anno e mezzo, per un accordo di programma con Comune e Ferrovienord, parteciperemo anche noi come promotori. Alla fine del processo, definito il masterplan, verrà lanciata la gara internazionale, altri potranno presentare proposte alternative ma Ceetrus avrà diritto di prelazione. Immagino che entro fine 2025 o inizio 2026 potranno partire i cantieri e dureranno circa tre anni. Nel 2028/29 una nuovo pezzo di città inizierà a vivere». E la piattaforma «ridurrà l'inquinamento acustico e ambientale del traffico ferroviario».

In fase di accordo di programma potrà essere inserita «anche la riqualificazione della parte esterna della stazione, è più centrale della Centrale per usare un gioco di parole ma non è adeguata a una città internazionale». Masseroli sottolinea che «è la prima volta che si usa lo strumento del partenariato pubblico-privato per un progetto di rigenerazione urbana. E apre una nuova frontiera nel rapporto tra il pubblico e il privato, per massimizzare l'interesse pubblico attraverso l'investimento di fondi privati. Oggi non è previsto sui progetti di rigenerazione urbana finanziati con i fondi del Pnrr, ma lascio immaginare i benefici che potrebbe trarre il Paese.

Nel caso di Cadorna, se su un progetto da 800 milioni il pubblico ne investe solo 180 significa che ogni euro pubblico ne attiva cinque privati e genera ricchezza ancora più ampia per il territorio. Il coinvolgimento di competenze private e investitori internazionali sarebbe utile ad esempio sui progetti di housing sociale, potrebbe rendere sostenibile la realizzazione di alloggi a prezzo accessibile in una città come Milano dove gli affitti sono esplosi».

Nhood sta già firmando a Milano due grossi interventi di rigenerazione, il restyling di piazzale Loreto (ha vinto nel 2021 il bando del Comune con il progetto Loc-Loreto Open Community) e «Dropcity, Centro di architettura e design» nei Magazzini Raccordati della stazione Centrale.

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