Pardo d'Oro a Xiaolu Guo: vince la ricerca della libertà

Assegnato il Pardo d’Oro a She, a Chinese diretto dalla trentaseienne Xiaolu Guo. Premiato l'italiano Piombo Fuso, il coraggioso documentario di Stefano Savona che è andato sotto le bombe di Gaza durante l’offensiva israeliana dello scorso gennaio

Pardo d'Oro a Xiaolu Guo: 
vince la ricerca della libertà

Locarno - Come sempre un Festival del cinema che si definisce alternativo e ribelle non può che stupire, e così anche quest’anno Locarno ha un pò sparigliato le carte assegnando il Pardo d’Oro a She, a Chinese diretto dalla trentaseienne Xiaolu Guo. Una sorpresa, anche se non troppo, tenendo conto che qui la giuria ("Abbiamo avuto molto rispetto per tutti, la scelta è stata a maggioranza", hanno spiegato) privilegia spesso film indipendenti e distanti dalle logiche commerciali.

La presenza italiana Se quest’anno l’Italia non aveva opere nel Concorso internazionale, ha però ottenuto il Premio speciale della sezione Cineasti del Presente con Piombo Fuso, il coraggioso documentario di Stefano Savona che è andato sotto le bombe di Gaza durante l’offensiva israeliana dello scorso gennaio, un’operazione da cui prende nome la pellicola. Si vedrà il 17 settembre su Raitre nel ciclo Doc3.

La pellicola vincitrice In She, a Chinese, Xiaolu Guo mette tutta la sua sensibilità di romanziera e poetessa e le capacità acquisite dietro la macchina da presa in Gran Bretagna. E infatti il lavoro è una coproduzione anglo-franco-tedesca. La storia è quella delle enormi difficoltà di una donna che sopporta una sorta di odissea per cercare di trovare una vita migliore e felice, in una parola la libertà. Mei, enigmatica e alla caccia d’ignoto, lascia la noiosa quotidianità del suo piccolo villaggio natale per la vicina città di Chongqing. Ma la situazione non è per niente facile nel nuovo luogo: licenziata da una fabbrica di vestiti inizia a lavorare in un negozio da parrucchiere dove, però, fa un incontro sbagliato: un tal Spikey, sicario della mafia locale. È talmente attratta da quest’uomo brutale che ama farsi picchiare da lei da non accorgersi del girone dantesco in cui è discesa. Fino a quando il malvivente muore e Mei fugge a Londra con i suoi soldi. Finalmente apparentemente cambia tutto: sposa mister Hunt, un uomo di 70 anni, e sembra rasserenarsi, ma l’irrequietezza non si placa e così cerca e trova un nuovo amore, un indiano.

In un universo emotivo La regista, per introdurci nell’universo emotivo della protagonista, si serve con libertà di elementi naturali: il caldo soffocante

dell’estate, un’anatra brutalmente sgozzata o un cane sbranato da una volpe. Ma ci parla anche di mescolanze e contaminazioni di culture diverse fra musica, stili di vita e oggetti di consumo che valicano le frontiere.

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