Bruxelles - Il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha dato parere favorevole alla nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce. Ora la parola passa a leader europei riuniti oggi e domani a Bruxelles. Il voto al Parlamento europeo è avvenuto a scrutinio segreto. Apprezzamento bipartisan per la decisione, anticipata la scorsa settimana dal voto positivo alla Commissione Affari economici e monetari, è espresso dai due vicepresidenti italiani dell’Europarlamento, Gianni Pittella (Pd) e Roberta Angelilli (Pdl). «L’altissimo profilo professionale, le competenze e l’esperienza negli affari economici e monetari europei fanno del governatore Mario Draghi una scelta prestigiosa per la guida della BCE in questo momento così delicato di crisi economica - si legge in una dichiarazione congiunta - per l’Italia la nomina di Draghi è motivo di grande orgoglio», concludono Pittella e Angelilli.
Il via libera dei leader Al summit dell'Unione europea a Bruxelles che inizia stasera, la nomina formale di Draghi a nuovo presidente della Banca centrale europea potrebbe slittare a causa di un nuovo rifiuto da parte di Lorenzo Bini Smaghi di lasciare il comitato esecutivo.
La Francia appoggerà Draghi solo se un candidato francese prenderà il posto di Bini Smaghi, visto che con la sostituzione dal 31 ottobre dell'attuale presidente della Bce, Claude Trichet, Parigi non avrà più connazionali nel board dell'istituto centrale di Francoforte. I ministri delle Finanze europei, il Parlamento europeo e lo stesso comitato esecutivo della Bce hanno già sostenuto Draghi, ma senza l'approvazione formale di tutti i leader la sua nomina non sarà valida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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