Il Movimento 5 Stelle, dopo aver cambiato pelle per l'ingresso nel palazzo e per l'esordio sulle poltrone del governo, è tornato a rendersi protagonista di manifestazioni a beneficio delle telecamere riscoprendo quello spirito battagliero che aveva lasciato per strada. La protesta dei grillini è andata in scena alla Camera in occasione del via libera al decreto legge relativo al Superbonus. La sceneggiata degli esponenti 5S ha inevitabilmente innescato un animato botta e risposta in Aula.
La protesta del M5S
Nella dichiarazione di voto il pentastellato Agostino Santillo ha annunciato il parere contrario, motivato dalla necessità di tutelare l'intera filiera dell'edilizia. A quel punto i deputati del Movimento hanno dato il via alla contestazione verso l'esecutivo, esibendo i caschetti dei lavoratori nel tentativo di dare rappresentanza a imprenditori e tecnici che lavorano nei cantieri. "Siete esecutori di un tradimento portato avanti da un sistema istituzionale e bancario di cui fate parte", è stata l'accusa di Santillo.
Il via libera alla fine è arrivato in un clima quasi da corrida a causa del confronto molto acceso tra i partiti. Ovviamente non è passato inosservato il gesto di dimostrazione da parte dei rappresentanti dei 5 Stelle, che a loro volta hanno deciso di mostrare in maniera plateale sia dei giubbotti catarifrangenti anti infortunistica sia dei caschetti da operaio al termine dell'intervento di Agostino Santillo.
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha chiesto ai commessi di provvedere immediatamente alla rimozione dei noti dispositivi da cantiere. Tuttavia, come riferito dall'Ansa, i caschetti sono comparsi ancora una volta sui banchi dei grillini in seguito alla proclamazione del risultato della votazione. L'ennesima mossa dei deputati del Movimento ha provocato la logica e naturale reazione della maggioranza.
La lite con FdI
A reagire con toni veementi è stata in particolar modo la compagine di Fratelli d'Italia, i cui esponenti hanno sbottato alla luce della dimostrazione targata M5S. "Andate a lavorare!", è stata la frase urlata dai banchi di FdI. Un'uscita a cui è seguita prontamente la replica dei pentastellati che hanno esclamato "Buffoni!". Gli animi non si sono placati. Anzi, si sono fatti ancora più torbolenti: nell'Emiciclo sono continuate a volare parole grosse.
Il presidente Fontana ha ritenuto opportuno sospendere la seduta, anche se brevemente.
Il tentativo di riportare l'ordine in Aula e di ristabilire un clima istituzionale è stato però reso vano dai continui battibecchi incrociati tra i deputati. I partiti che compongono la maggioranza hanno fatto sentire la loro voce contro le dure tesi avanzate dai 5 Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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