Arandora Star, una tragica storia di emigrazione dimenticata

Il deputato Enzo Amich di FdI ha promosso una proposta di legge per istituire una giornata nazionale in ricordo del tragico evento

 Arandora Star, una tragica storia di emigrazione dimenticata
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La Seconda Guerra Mondiale nasconde tante, troppe tragedie dimenticate che periodicamente riemergono dall'oblio. Una di queste è l'affondamento della nave Arandora Star, silurata il 2 luglio 1940 da un sommergibile tedesco al largo delle coste inglesi.

L’Arandora, come ricorda il sito del museo virtuale dell'emigrazione emiliano-romagnola nel mondo ww.migrer.org, trasportava più di 1500 emigranti italiani, tedeschi e austriaci che avevano l'unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Non appena la Gran Bretagna entrò in guerra, infatti, furono costretti a imbarcarsi dal porto di Liverpool sulla Arandora Star che li avrebbe portati in un campo di detenzione in Canada. La nave da crociera, trasformatasi in nave da guerra e priva di insegne umanitarie, dopo solo due giorni dalla partenza venne identificata come nave nemica e affondata dai tedeschi. Circa 800 persone persero la vita e di queste ben 446 erano italiani, perlopiù originari dell’Appennino piacentino e del parmense, in particolare di Borgotaro e di Bardi.

Il 16 agosto 1940 un pastore di Colonsay, un’isola delle Ebridi, trovò sulla spiaggia di Eilean nan Ron il corpo di una vittima che venne identificata come Giuseppe Delgrosso, nato a Borgotaro nel 1889 che era emigrato insieme alla famiglia per stabilirsi a Hamilton, una piccola città nel sud della Scozia. Da quel fatidico giorno i cittadini di Colonsay si recano sulla spiaggia di Eilean nan Ron per piantare una croce e depositare dei fiori. Nel 2004 gli abitanti del'isola scozzese sono diventati cittadini onorari di Borgotaro e la provincia di Parma, insieme ad altri enti locali ha promosso una serie di iniziative. Quella più importante risale al 2 luglio 2008 quando il sindaco di Liverpool, insieme all’ambasciatore italiano in Gran Bretagna e ai rappresentanti dei governi tedesco e austriaco hanno inaugurato una lapide in ricordo delle vittime dell’Arandora Star.

Ora, invece, è il deputato Enzo Amich di Fratelli d'Italia a farsi promotore di una proposta di legge per istituire una giornata nazionale in ricordo del tragico evento che, a suo avviso, è stato "ingiustamente dimenticato dai libri di storia ma la cui memoria è viva in molte famiglie, anche monferrine".

I nostri connazionali, secondo il deputato meloniano, "furono vittime incolpevoli delle dinamiche della guerra" e "la loro vicenda - citando le parole stesse del Presidente della Repubblica - è un 'monito perenne contro le guerre e a favore dell’amicizia e della collaborazione tra i popoli' e 'luminosa testimonianza del lavoro e del sacrificio degli italiani all'estero, meritevole del ricordo e dell'unanime riconoscenza di tutta la Nazione'".

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