Il Pd al Senato ha votato contro la risoluzione del Terzo Polo sull'amministrazione della giustizia. Una scelta di preconcetto e non a favore del buon governo del Paese. Nel testo della risoluzione presentata da Azione e da Italia Viva - che ha ottenuto 100 voti a favore, 54 contrari e 4 astenuti - si impegna infatti il governo "a intraprendere le iniziative normative finalizzate all'attuazione delle linee programmatiche", chiedendo di garantire "un confronto costante con le forze di opposizione che condividono l'obiettivo di un'azione riformatrice di matrice liberale e garantista, in conformità con i principi della Carta Costituzionale". Ecco perché Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato, non ha esitato a definire il Pd "un partito intriso di giustizialismo".
Per la risoluzione di maggioranza, con firma Malan, Romeo, Ronzulli e De Poli, i sì sono stati 95, 55 contrari e 7 astenuti. Sia su questa risoluzione, che su quella del Terzo Polo, sono state depositate al termine della relazione sulla giustizia tenuta in Aula dal ministro Carlo Nordio, che aveva espresso parere favorevole su entrambe.
Incomprensibile l'atteggiamento del Partito democratico, ancora una volta contrario a una risoluzione di buon senso. "La scelta del Pd di votare contro la nostra risoluzione dimostra quanto quel partito sia intriso di giustizialismo. Tanto valeva che facessero intervenire per loro Scarpinato", ha dichiarato con amarezza Raffaella Paita, Presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato. Durante le dichiarazioni di voto in Senato dopo l'intervento di Carlo Nordio, Raffaella Paita ha anche parlato di una sua triste vicenda personale legata al passato che ha cambiato la sua vita. "Avevo 40 anni e un figlio di 11 anni quando nel 2014 fui accusata di omicidio colposo e danno ambientale. Chiesi il rito abbreviato per dimostrare la mia innocenza. Ho avuto l'assoluzione definitiva solo nel 2019. Intanto avevo perso le elezioni. Non ne parlo mai perché come tutti i traumatizzati ho bisogno di rimozione", ha detto la senatrice.
Il tema della giustizia la tocca da vicino, quindi Raffaella Paita è particolarmente coinvolta sull'argomento.
"Siamo grati alla magistratura e alle forze dell'ordine per la lotta alla mafia ma dobbiamo riflettere anche sul cattivo funzionamento della giustizia: lo dobbiamo fare per i troppi innocenti che ogni anno sono accusati ingiustamente. Non sono nomi e cognomi, sono vite, famiglie, percorsi politici interrotti. Per questo plaudiamo al suo coraggio ministro", ha detto ancora la senatrice.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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