Pasqua, tutte le forme del cioccolato

Da Moriondo & Gariglio a Gay Odin ecco dove acquistare le più golose

Chiara Cirillo

Non importa se sia di gallina o di cioccolata, l’essenziale è che ci sia. Dipinto o intagliato, di cioccolato o di zucchero, l’uovo è parte integrante della ricorrenza pasquale. La Pasqua, del resto, cade tra il 25 marzo e il 25 aprile, ovvero nella prima domenica successiva al plenilunio che segue l’equinozio di primavera: si festeggia quindi nel giorno in cui si compie il passaggio dalla stagione del riposo dei campi a quella della nuova semina e quindi della nuova vita per la natura. Rinascita della natura, e rinascita anche di Cristo: il guscio è la tomba dalla quale il Redentore uscì vivo.
Ma torniamo alle uova. Se quelle dolci hanno un’origine recente, le uova vere, colorate e decorate hanno una storia antichissima. «Simbolo dell’origine della vita, la tradizione di regalare uova ha origini lontane - ci racconta Piera Minelli della Moriondo & Gariglio - già gli egiziani, come i greci e i persiani, avevano l’usanza di regalarle fresche, per festeggiare la vita che nasceva. E qui da noi, gli antichi romani usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un buon raccolto».
Tra gli scaffali art déco del negozio al numero 21 di via del Piè di Marmo 21 (telefono 066990856), di uno dei marchi storici della cioccolateria italiana - fra l’altro tra i primi nella Capitale a inserire nell’uovo la sorpresa - scopriamo che l’incontro tra l’uovo e il cioccolato è avvenuto a Versailles, alla corte del Re Sole, quando «i ricercatissimi speziali di corte decisero un giorno che l’uovo di gallina, già allora considerato uovo di Pasqua per eccellenza, poteva essere sostituito da uova più grosse come quelle di struzzo - ci rivela la nostra esperta - ricoprendo il guscio di cioccolato e profumate decorazioni».
Dalla corte di Versailles alle nostre case, vediamo quali sorprese alcuni dei mastri cioccolatieri romani hanno in serbo per quest’anno, a cominciare da Gay Odin (via Stoppani, 9 tel. 06/80693023), dove se ne trovano decorate, di tutte le misure, anche di cioccolata «foresta», quel tipo di lavorazione a strati, dal sapore diverso e meno burroso, fiore all’occhiello di questo negozio. Chocolat (via della Dogana Vecchia, 12 tel. 0668135545), boutique esclusivamente dedicata al cibo degli dei, lo propone in ogni forma e sapore. Curiose e davvero molto eleganti le confezioni che la signora Lellè prepara anche in decoupage. L’Albero del Cacao (via Capo le Case 21, telefono 066795771), è proprio un bel negozio: a due passi da Piazza di Spagna propone delizie esclusivamente made in Italy. Qui, oltre al cioccolato troverete bottiglie e consigli per un giusto abbinamento tra cibo degli dei e Bacco.
Più lontani dal centro, i giovani proprietari di Dulcis in Fundo (via Tommaso Odescalchi 13, tel. 06/5120061), importano le uova dalla azienda belga Jodier, per poi confezionarli tradizionalmente, riempiendoli di praline o di ovetti o regalini e decorarle con nastri, stagnola o scatoline trasparenti. A Trastevere entriamo ne La Fabbrica del Cioccolato (via San Francesco a Ripa 27, tel. 06/58334043), filiale romana del laboratorio napoletano che per Pasqua, oltre al classico uovo, propone conigli, gallinelle, paperi, ma anche uova al peperoncino, al latte fuori e fondente dentro e viceversa, con misure che variano dai 50 grammi al chilo e mezzo. Un altro indirizzo da tenere bene in mente per le festività pasquali è Godiva (piazza di Spagna 4, tel. 0669783318), dove troverete tutte le declinazioni al cioccolato dell’omonima casa produttrice belga.
Per un uovo secondo tradizione Peyrano (via Vittorio Veneto 195, tel. 06420148), il punto vendita a Roma dell’omonima storica cioccolateria di Torino, è il locale giusto.

Dal 1920 ad oggi per i maestri cioccolatieri di casa la filosofia è sempre la stessa: alta qualità e tradizione . A partire dalle materie prime - ben ottantacinque tipi di versi di cioccolato - fino all’ampia scelta di uova.

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